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Dai '60s ai '60s un secolo d’arte

Dal 1861 al 1961, un piccolo percorso d’arte inserito come appendice del Museo del Risorgimento di Torino, dove attraverso una trentina di tele significative si vede il graduale passaggio dalla pittura figurativa ed iperealista dell’800 fino alla fantasia creativa della Pop Art degli anni ’60.

Alla mostra si trovano opere di grandi maestri della pittura italiana come gli artisti-reporter come Felice Cerruti Bauduc, Massimo d’Azeglio, Angelo Trezzini, Michele Cammarano che illustrano con le loro tele le Guerre di Indipendenza in veste di pittori-soldati, a fianco ad alle opere Pop di Mimmo Rotella, Giosetta Fioroni, Piero Gilardi, Ugo Nespolo, Enrico Bay, e ancora i pittori “maledetti” della scuola di Piazza del Popolo a Roma, Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, il contrasto tra i due periodi è impressionante, sembrano passati millenni, ma in realtà tutto è racchiuso in solo secolo.

I curatori, Luca Beatrice e Ferruccio Martinotti, definiscono la mostra “Un cortocircuito visivo, che permette di individuare connessioni tra le opere, legate per analogie oppure, al contrario, per antitesi, ripercorrendo due decenni, quelli dei Sessanta, a cavallo tra due secoli vicini eppure così incredibilmente lontani”.

Una mostra che celebra l’unità artistica d’Italia, ne ripercorre gli eventi e i colori, nell’arco temporale di un secolo dove la pittura racconta, si evolve, muta, ma rimane intensa e piena per dipingere con tutte le sue sfumature cent’anni di storia della nostra nazione.

Dai '60s ai '60s un secolo d’arte

Dalla pittura dell’ottocento alla Pop Art

Torino Palazzo Carignano| fino al 17 settembre

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