Kachupa: atmosfere folk dall'Italia e dal mondo
Hanno un nome esotico e alquanto evocativo di quella che poi è la loro scelta stilistica, Kachupa appunto, un piatto tipico della tradizione di Capo Verde composto da un mix di ingredienti tipici dell’isola, così come la loro musica è un mix di folk che attingono da qualsiasi cultura e Paese.
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Formatisi nel 2003 facevano pizzica in Piemonte prima che andasse di moda per intenderci, ma non solo, anche musica della tradizione balcanica (con testi anche in bulgaro e serbo) e word music. Hanno iniziato girando in estate per l’Italia e la Costa Azzurra su un carretto costruito da loro stessi.
A proposito di World Music, nell’estate del 2016 hanno avuto il piacere e l’onore di partecipare al Womad, uno dei più grandi festival europei il cui direttore artistico è niente meno che Peter Gabriel: “Ci siamo trovati di fronte a persone diversissime tra loro - racconta Mattia Floris - con un pubblico così attento e un’atmosfera di libertà che sicuramente possiamo dire che sia stata una delle esibizioni più emozionanti della nostra carriera”.
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Un’altra enorme soddisfazione, questa volta tutta italiana, è stata suonare a Roma al concerto del 1° Maggio nel 2014, davanti a 500mila persone, cantando la canzone “Siamo tutti Africani”, brano contro lo sfruttamento massiccio del sud del mondo e che vuole promuovere la valorizzazione delle proprie radici e un ritorno alle tradizioni con un occhio verso una globalizzazione che sostiene la libertà e lo scambio di risorse, e non la massificazione economica e sociale.
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Da citare la loro versione di Romagna Mia 2.0 di Secondo Casadei in tempo di 4/4, che quindi abbandona il ritmo ternario tipico del valzer rendendola più attuale e insolita unitamente all’intervento di un artista come Tonino Carotone che si inserisce con una frase in spagnolo in un’ulteriore versione in uscita a breve .
Non solo musicisti però, hanno scritto anche un libro “Se la tartaruga s’abbronza”, la cui prefazione è di Carlo Petrini (fondatore di Slow Food, di cui i Kachupa sono sostenitori), Giammaria Testa e Mauro Borra. Nel libro i Kachupa raccontano quella che è la loro idea di società eco sostenibile: “Abbiamo comprato dei pezzi di terreno in Africa da fare coltivare agli abitanti dei villaggi - spiega Mattia - questo secondo noi è il modo migliore per aiutare un continente povero”.
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FORMAZIONE
Lidiya Koyocheva: Voce
Davide Borra: Fisarmonica
Mattia Floris: Chitarra
Alberto Santoru: Basso
Domenico Inguaggiato: Batteria
CONTATTI
Sito: https://www.kachupa.com/
Facebook: https://www.facebook.com/kachupa/
Youtube: https://www.youtube.com/c/ilmondokachupa?sub_confirmation=1
Instagram: https://www.instagram.com/kachupa_official/