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La bellezza del leggere

Sentire la carta che ti scorre tra le dita mentre giri la pagina e il fruscio che da questa azione giunge lieve alle orecchie, sentire l’odore dell’inchiostro, del foglio stampato ed esserne a sempre a contatto visivo: quasi tutti i sensi vengono coinvolti nella lettura di un buon libro, un qualcosa che ti appaga, che ti fa diventare un tutt’uno con quanto stai leggendo, che ti fa immaginare e, a volte, sognare. Questa è la bellezza della lettura, un qualcosa che non dobbiamo perdere, che va difeso. Leggere rappresenta un arricchimento personale, leggere aiuta a tenere attiva la testa, il pensiero: non leggere ci dovrebbe far sentire tutti più poveri dentro.

Ognuno di noi preferirà più un genere rispetto a un altro, ma l’importante è leggere.

Da sempre la lettura ha la sua importanza; sopra la porta della biblioteca di Tebe c’era scritto: “Medicina per l’anima”, pertanto quale migliore panacea se non leggere un buon libro.

Fateci caso: quando si vuole affossare la cultura di un popolo si mettono al rogo i libri, si distruggono le biblioteche, si mettono all’indice testi che possono risultare sconvenienti.

Allora diamo spazio alla lettura e facciamo si che ritorni una priorità perché se ci cibiamo per mantenere vivo il nostro corpo, la lettura è fondamentale per mantenere vivo il nostro cervello e il nostro spirito. Ecco che l’Associazione Modernizzatori può svolgere un ruolo importante scendendo tra la gente e ricavando spazi per promuovere autori e libri ma, soprattutto, per sensibilizzare le persone alla lettura. Come mio solito inserisco nell’editoriale una citazione, aforismi che dovrebbero aiutarci a meditare sull’argomento che viene trattato. Spulciando in internet sono incappato in questa frase di Pasolini che mi ha fatto esclamare: ho usato tante parole per vedere racchiuso lo stesso concetto in poche righe.

Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura” (Pier Paolo Pasolini).


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