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Torino: abiti storici in mostra al Museo Accorsi - Ometto

Come ci si vestiva tra fine ‘800 e primi anni del ‘900? Lo scopriremo con la mostra “La giornata di una Signora - Abiti della collezione Roberto Devalle” che si aprirà al pubblico giovedì 19 ottobre a Torino presso il Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto. I vestiti esposti a cura della storica della moda, Silvia Mira, risalgono al periodo tra il 1895 e il 1925 e offrono un interessante percorso attraverso un mondo che deve essere ben interpretato per comprenderlo.

Qui mi viene in soccorso il comunicato stampa di presentazione della mostra: “Gli abiti rappresentano una sorta di linguaggio non scritto, che rimanda a realtà sociali e politiche specifiche, che parla di differenze e di uguaglianze, di appartenenze e di esclusioni. Gli abiti sono parole che continuano a raccontare, anche dopo molti anni, il contesto, all’interno del quale e per il quale, sono stati concepiti”.

Saranno in mostra capi firmari da note sartorie torinesi quali Sacerdote o De Gasperi e Rosa ma anche di artigiani sconosciuti per un insieme di abiti in grado di far ‘viaggiare’ i visitatori in questa realtà storica.

Riportiamo il comunicato stampa per presentare la sartoria Devalle e la sua collezione.

L’avventura della sartoria Devalle inizia a Torino nel 1925: Giovanni Devalle, attore, nonché sarto e costumista, acquista i costumi e le attrezzerie delle case di produzione torinesi che, dopo i successi cinematografici di Cabiria e La saga di Maciste, stanno progressivamente chiudendo e li affitta alle compagnie di prosa e di lirica che si esibiscono nei teatri torinesi. È, però, con il figlio, Roberto Devalle, che la sartoria acquista la sua funzione più importante: non solo quella del noleggio, ma anche quella della creazione di fantasia e di ricostruzione filologica dei costumi per lo spettacolo.

I capi che Roberto Devalle ha raccolto nel corso del tempo ci portano all’interno di un mondo che, per essere capito appieno, va decodificato: gli abiti, infatti, anche dopo molti anni, continuano a raccontare il contesto, all’interno del quale e per il quale, sono stati concepiti. Il guardaroba di una signora della buona società, per esempio, doveva comporsi di diversi capi adatti a rispondere alle esigenze sociali che era chiamata a rispettare nel corso della giornata. Il cambiarsi d’abito, come minimo quattro volte, non era un vezzo, ma un dovere sociale. Questi meravigliosi ed elegantissimi abiti permettono, quindi, di fare un viaggio indietro nel tempo e forniscono l’occasione non solo di ammirare la bellezza e l’evoluzione delle linee, ma anche di scoprire che l’abito e il contesto erano scanditi da regole precise delle quali i manuali di buone maniere dell’epoca davano una fondamentale chiave interpretativa”.


LA GIORNATA DI UNA SIGNORA ABITI DELLA COLLEZIONE ROBERTO DEVALLE 19 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018 Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto

A cura di Silvia Mira Orario da martedì a venerdì 10,00-13,00; 14,00-18,00 sabato, domenica e festivi 10,00-13,00; 14,00-19,00 Lunedì chiuso. Info e prenotazioni: 011837688 int. 3 Biglietti

con visita libera: Intero € 8,00 – Ridotto (studenti fino a 26 anni, over 65, convenzioni, insegnanti) € 6,00 - Gratuito: bambini fino ai 12 anni, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card; disabili + 1 accompagnatore; guide turistiche; giornalisti con tesserino con visita guidata: € 4,00 oltre al biglietto di ingresso (sabato, domenica e festivi ore 12.00 e 18.00) mostra Giacomo Grosso + mostra Abiti: intero € 14,00 - ridotto € 12,00 percorso moda (visita guidata alle mostre Giacomo Grosso e Abiti): € 6,00 oltre al biglietto d’ingresso delle due mostre

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