top of page

Tragedia: l'Italia non va ai mondiali!

Una vera tragedia! Una tragedia enorme, una tragedia incommensurabile, una tragedia senza precedenti, una tragedia immane. L’Italia non va ai mondiali di calcio in Russia, un vero disastro.

Terremoti e alluvioni passano in secondo piano. Qualunque cosa passa in secondo piano Proporrei una modifica all’articolo 1 della nostra tanto amata Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul disastro. Il disastro per noi è diventato patrimonio dell’umanità: quasi quasi è una proposta da avanzare all’Unesco.

Ma mai un disastro potrà essere così grave come l’eliminazione della nostra nazionale dalla fase finale del Campionato Mondiale di Calcio o almeno questo sembrerebbe: da lunedì non si sente parlare quasi di altro. Sicuramente il tutto si andrà ad affievolire almeno fino ai sorteggi dei gironi dove saremo solo spettatori, poi ce ne dimenticheremo per poi riaprire il vaso di Pandora non appena si ricomincerà a parlare di mondiali giocati.

I disastri veri non si possono cancellare, i segni rimangono davanti ai nostri occhi, nella nostra testa, nel nostro cuore. Eventi negativi che vogliamo far passare come disastri me che in fondo non lo sono ci devono invece spronare per darci la forza, dopo essere caduti, di rialzarci, rimuovere la polvere che ci ha intaccato e ricominciare con ancora più vigore a guardare verso il futuro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.

E se non andiamo ai mondiali di calcio pace, pensiamo invece chi vivendo ancora in condizioni precarie, forse, i mondiali non li riuscirebbe neanche a vedere.

Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono (Romano Battaglia).


bottom of page