top of page

Aspiranti fotomodelle: avvicinarsi a questo mondo senza farsi spennare... e non solo!

Due momenti di riflessione, distinti tra loro ma poi non così troppo lontani, mi hanno portato a proporre questo articolo: il proliferare di modelle, modelline, aspiranti e presunte tali da una parte e dall'altra l'escalation delle denunce (spesso tardive, molto tardive) di "compromessi" per far carriera nel mondo dello spettacolo e della moda in generale. Ecco quindi un mio ulteriore momento di riflessione.

Sere Mod (foto Antonio Petocchi)

Quante ragazze guardandosi allo specchio hanno assunto pose imitando le “top model” che ammiravano sulle copertine delle riviste di moda, sognando un giorno di trovarsi su un set fotografico o su una passerella? Quante lo fanno tuttora?

E dopo questo sogno si ritorna alla realtà e allora nella testa si aggrovigliano idee contrastanti: da una parte ci si elenca, più o meno mentalmente, tutti i difetti (spesso inesistenti) che impedirebbero quest’attività (un po’ di ciccia, la cellulite e altro ancora), dall’altra ci si vede già all’apice del successo con foto sulle riviste patinate, grandi manifesti sui cartelloni pubblicitari, fama, gloria e…

…e allora è giunto il momento di ancorare bene i piedi a terra e iniziare a ragionare.

Giulia (foto Massimo Pitorri)

La strada verso il “successo” è lunga e tortuosa, piena d’insidie, e per superare tutto questo è necessario muovere i propri passi in modo graduale e con grande attenzione per non finire da “aspirante modella” a ragazza in crisi di rigetto illusa da un mondo che potrebbe risultare anche ostile e crudele.

È necessario, quindi, programmare per bene, partendo da una prima semplicissima domanda: “Sono intenzionata a fare la modella o fotomodella e ho tutte le carte in regola per poterlo fare?”.

E la domanda successiva: “Sono disposta a iniziare dal gradino più basso, quello di aspirante, con umiltà, senza volere a tutti i costi bruciare le tappe?”.

Jessica (foto Giosuè Favata)

Non bisogna, poi, pensare di essere in grado di fare tutto da sole: la prima cosa da fare è quella di avvalersi di una persona di fiducia, che conosce l’ambiente, che possa seguire i primi passi, in grado di instradarvi sui giusti binari, una persona che deve avere la spiccata capacità di comprendervi, soprattutto, dal punto di vista psicologico e di essere in grado di consigliarvi per ottenere il meglio.

Ritengo fondamentale, quando una ragazza vuole “lanciarsi” in questo mondo, comprenderne le motivazioni e la convinzione, se è consapevole di cosa vuol dire fare la modella o la fotomodella: sacrificio, impegno, dedizione, saper conciliare la propria vita privata con quella pubblica, avere, anche, la grande forza interiore di sopportare critiche a volte molto pesanti.

Sabrina (foto Roberto Veronesi)

Ecco perché è sempre utile e proficuo un confronto con la ragazza, soprattutto a livello psicologico, per comprendere effettivamente quanto voglia, seriamente, intraprendere quest’attività oppure se per lei è un gioco dove l’autoscatto con il cellulare davanti allo specchio o la foto fatta da un’amica viene sostituita dallo scatto di un fotografo.

Anita (foto Roberto Veronesi)

Altro aspetto importante è saper gestire la propria immagine nel modo giusto perché se si è seriamente intenzionate a percorrere questa strada fondamentale è sperare di essere notate. Purtroppo l’avvento del “digitale” ha fatto si che molte ragazze dopo un primo pseudo servizio si considerino “fotomodelle” ma, d’altro canto, ha fatto si che anche molte persone si sentano fotografi solo perché ragazzine con la voglia di apparire si fanno fotografare senza limiti.

Bisogna sempre aver ben presente che, in particolare nei settori della moda e dello spettacolo, si muovono persone prive di scrupoli che, facendo forza sull’inesperienza delle ragazze e sulla loro voglia di avere successo, promettono facili risultati con il solo scopo di “spennare” le aspiranti modelle… e, a volte, non solo spennarle.

bottom of page