I Cercasi Nome: rock demenziale dal Salento a Milano
Eccoci tornati con la prima delle sorprese del 2018: vi avevo accennato che avrei presentato anche artisti provenienti da fuori Torino e Piemonte, ma con questo gruppo ci spostiamo davvero di parecchi chilometri e andiamo fino in Puglia, nel bellissimo Salento, terra di mare , di sole, di cibo e cultura ma anche di musica e non solo di quella popolare per incontrare I Cercasi Nome.
Mario Palmisano “ReD”, autore di testi e musiche nonché chitarra e voce del gruppo mi racconta dalla sua Brindisi la storia del suo gruppo che ha inizio negli anni dell’adolescenza e con passione è arrivata fino a partorire il primo album nell’agosto del 2016, album dal titolo ironico ed evocativo Cercavo affetto tra burro e sottaceti, espressione dell’atteggiamento che i ragazzi hanno nei confronti della vita e della musica stessa. Difficile se non impossibile per loro autodefinire ed etichettare la loro musica in un genere solo, anche se le influenze ci sono: da ragazzini ascoltavano tanto punk rock americano ma nell’album c’è anche molto di hard rock, c’è della disco e da buoni italiani c’è del cantautorato, ma soprattutto c’è il “demenziale”. ReD mi spiega ridendo che lui qualche anno prima, quando scriveva testi e musiche per sdrammatizzare i piccoli e grandi drammi della vita quotidiana, non sapeva nemmeno esistesse un genere specifico per definire quello che lui faceva con naturalezza e poi anni dopo ha scoperto Elio e le Storie Tese che presto sono diventati un punto di riferimento assieme agli altri della scena italiana.
“Abbiamo fatto una scelta ben precisa, innanzitutto quella di non essere mai troppo volgari, non è il tipo di ironia che ci interessa , come ilclown teatrale la nostra musica mette in scena le disavventure di tutti i giorni, i fallimenti dell’esistenza umana" mi racconta Mario, quindi c’è anche della tragicità dietro i loro pezz,i se vogliamo, solo che preferisce vestirsi di abiti divertenti e colorati non per screditarsi ma anzi per poter offrire una doppia interpretazione al pubblico che se ne ha voglia, se si sente pronto può semplicemente fermarsi al primo strato e apprezzare il lato più superficiale del messaggio, ma può altrettanto scegliere di andare più in profondità e troverà un messaggio che tocca la parte più vera dell’essere umano.
Il primo singolo estratto dall’album, accompagnato da tanto di videoclip è Fammi Una, brano in cui le allusioni sottili sono ben misurate, si fermano al momento giusto mescolandosi al messaggio principale, quello di voler lasciare un ricordo indelebile ma positivo dopo la fine di una storia d’amore. Scelto come singolo in quanto pezzo abbastanza “vecchio” e inizialmente trascurato perché non aveva quel “non so che” musicale per guadagnarsi il suo posto all’interno di un album ma improvvisamente riesumata dopo l’ispirazione di un riff di chitarra e ore in sala prove.
E’ inoltre prevista l’uscita di altri videoclip dei brani dell’album; soffermandoci un attimo su un paio di loro loro possiamo parlare di Marangiana (melanzana) in cui viene rivolta una critica all’incoerenza di certi falsi ideali, critica velata e condita dalla presenza di riferimenti a elementi culinari e storie famigliari. Poi c’è Come John Travolta, pezzo in cui si mette a confronto l’icona tipica degli anni '70/'80 con le icone attuali. Ora l’obiettivo più grande è sicuramente quello di portare tutto l’entusiasmo della loro musica anche nel Nord Italia, a Milano per esempio dove Mario studia e dove si è trovato davanti ad una realtà musicale un po’ diversa rispetto al Salento, più variegata per quanto riguarda la quantità di posti in cui suonare (pub, teatri, ristoranti, discoteche ecc) ma più limitata per quanto concerne invece la possibilità concreta per la musica emergente che in Puglia ad esempio è più forte nei piccoli paesi piuttosto che nelle grandi città. Dunque non ci resta che aspettare “l’invasione” degli uragani salentini per godere dei loro live e della loro musica autentica e schietta.
FORMAZIONE
Mario Palmisano: voce e chitarra
Marco Miccoli: chitarra e cori
Luca Renna: basso
Fabio Palmisano: batteria
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