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Roberta Pelizer: guardare alla vita sorridendo

Roberta Pelizer vive in Alessandria (l’età di una signora anche se bella e giovane non si dice), ex modella, è la titolare dell’agenzia RP Event di Alessandria il cui motto è “Il nostro compito è quello di interpretare i vostri pensieri, seguire lo sviluppo delle vostre idee, organizzarle e costruire insieme il vostro evento”.

In un articolo che le ho dedicato nel 2013 scrissi: “Roberta l’ho conosciuta quando già si occupava di sfilate come organizzatrice e sono rimasto colpito dalla sua caparbietà e sicurezza, dal suo modo di fare deciso, forse a volte un po’ troppo ‘appariscente’ da farla apparire ‘sfrontata’ e ‘altezzosa’: ma conoscendola bene si capisce che è una grande professionista e di una formidabile e contagiosa simpatia. In passerella è ancora oggi una certezza: miscela il portamento da mannequin con una grande femminilità”. Tutto confermato ora che la conosco ancora meglio di allora. Quindi l’ho intervistata per i lettori di ModerNews.


Roberta, come sei entrata nel mondo della moda? La mia entrata nel mondo della moda è stata all’età di diciassette anni: stavo camminando per strada, e mi ha fermato una signora. Era la rappresentante di Agnona, una nota marca di maglieria e cashmere e mi ha chiesto, appunto, se ero una fotomodella. Io ho risposto assolutamente no. Lei mi ha poi detto io ti voglio in passerella da me perché hai uno charme, una classe, un’eleganza che mi piace, e quindi voglio assolutamente che sfili per me. Da li poi è iniziato tutto”.


Cosa significava per te, in quel momento, essere in passerella? Ero emozionatissima e anche un po’ incosciente perché ero giovane, però è stato bello perché rimane, comunque, un mondo abbastanza fatato per una ragazza, soprattutto per una ragazza giovane, perché a diciassette anni si è veramente piccola, ti senti grande ma sei piccola”.


foto Sergio Di

Ci sono dei ricordi di questo periodo?

Era sempre un’emozione perché, a parte che indossavi degli abiti meravigliosi, era tutto bello, era tutto nuovo, era tutto esclusivo e poi quando salivi sul palco e vedevi tutta quella gente che era li solo per guardare te ero sempre emozionata, soprattutto quando indossavo gli abiti da sposa che per me sono il ricordo più bello”.


Però le passerelle non le hai mai abbandonate, perché hai partecipato anche a concorsi una volta smessi i panni della modella... Si, ho fatto qualche concorsino quando ero modella, poi ho fatto Miss Italia nel 2002 però mi sono fermata alle porte di San Benedetto del Tronto: è stata una bellissima esperienza. Invece nel 2012 ho fatto e vinto il titolo di Miss Mamma Visto; Visto è un giornale che è su tutto il territorio e ha una tiratura oltre le 150mila copie, quindi è stato un titolo molto importante. Oltretutto ho avuo modo di conoscere donne meravigliose e sono stata veramente ben, ho dei ricordi bellissimi e legami che mantengo tuttora”.

Mi raccontavi prima dell’intervista che Miss Mamma è venuta dopo un periodo particolarmente difficile…

Esatto, perché due anni prima ho avuto il cancro, è stata una esperienza orribile che mi ha segnata parecchio a livello fisico e morale, però una volta guarita ho deciso che anziché chiudermi era meglio guardare la vita sorridendo, quindi ho deciso di fare Miss Mamma e poi ho fatto anche un paio di concorsi di fitness perché, dovuto al fatto che il mio corpo era debilitato, ho iniziato a fare palestra semplicemente per la riabilitazione e da li hanno scoperto che avevo un potenziale anche a livello muscolare pertanto mi hanno preparata per fare alcune gare; ne ho fatta una importante che si chiama Trofeo Due Torri a Bologna dove ho fatto un settimo posto però eravamo trenta atleti per cui una donna di oltre trent’anni con un figlio e una malattia del genere alle spalle è come aver vinto il primo premio”.

La tua vita sembra essere tutta una sorpresa.

Si sempre perché, comunque, io essendo abbastanza esplosiva ed espansiva non mi fermo mai quindi si ci sono sempre delle novità e ogni anno è a se, non ho mai un anno uguale all’altro”.


Nella tua carriera c’è anche un Miss Over.

foto Vittorio Destro

Esatto. L’ho fatto nel 2016 ed è stata una esperienza bella. Over sta per over trenta, over quaranta, cinquanta, sessanta, addirittura settanta e sempre li ho conosciuto tante donne meravigliose che in passato sono state super belle, lo sono tuttora perché vedere una donna che a più di settant’anni ha ancora voglia di fare esibizioni canore piuttosto che di danza e di sfilare sapendo di essere femminile anche se il tempo passa fa sempre piacere, perché è bello vedere una persona quando si vuole bene, quando, soprattutto, ha voglia di vivere”.


Quando hai terminato con le passerella non ti sei allontanata da questo mondo e hai aperto la RP Event

Veramente mi sono allontanata per qualche anno perchè nel frattempo ho avuto un figlio. Poi ho deciso di aprire una agenzia tutta mia perché già qualche evento l’organizzavo. La RP Event esiste da sei anni e si organizzano maggiormente sfilate però facciamo anche presentazioni aziendali e inaugurazioni. Siamo abbastanza presenti come agenzia”.


La difficoltà di avere una agenzia di questo genere sul territorio, in provincia? La difficoltà sta nell’essere credibili e noi lo siamo perché dopo sei anni di gavetta finalmente ci riconoscono come una agenzia seria e in questo momento siamo la più quotata in Alessandria e in provincia di Alessandria, quindi quando si parla di noi si parla solo in maniera positiva e si riesce un po’ a bypassare il discorso della provincia. Però noi non siamo presenti solo in Piemonte ma anche in Emilia Romagna e Lombardia: riusciamo a spaziare”.


La voglia di espandersi come agenzia è una necessità per sopravvivere soprattutto quando non si è solo una facciata? Si, esatto. Visto che il mio intento è quello di espandermi sempre più come sta accadendo da qualche anno a questa parte, strutturerò la mia agenzia perché non sia solo per un evento che sia una sfilata ma anche appunto presentazioni aziendale, inaugurazioni, hostess, stewart e anche altre figure da inserire come servizio per le attività”.

foto Andrea Giorgi

Questo è un mondo particolare: è difficile essere seri rapportandosi con questo mondo?

Anzitutto la serietà è alla base e noi lo siamo, io e chi fa parte del mio staff. Quando qualcuno viene a lavorare con noi o per noi sa perfettamente che noi siamo seri e, quindi, chi lavora con me è tutelato. Visto che in questo mondo ci sono già stata io da piccola, da giovane e da ragazza so quali sono gli aspetti negativi ma anche quelli positivi. Il fatto che io sia una donna e sia una mamma è già un buon biglietto da visita. Di fatti, ripeto, tutelo tutti quelli che lavorano con me”.


E poi c ‘è troppa gente che s’improvvisa… Assolutamente si, perché noi siamo una agenzia vera con l’ufficio, con la partita Iva, con le iscrizioni previste. Invece ci sono tanti che improvvisano e poi fanno quello che chiamo le buffonate e che purtroppo vanno a inficiare chi invece come noi lavora facendo i sacrifici, impegnandosi, investendo tante ore della propria vita per far si che l’evento in questione sia a livelli massimi e non realizzato con pressapochismo”.


Internet: questo mondo che da una parte potrebbe essere utile ma dall’altra rischia di non esserlo perché lascia spazio a chiunque. Come ti poni nei suoi confronti?

foto Francesco Barilaro

Adesso serve ed è fondamentale perché il mondo ruota su internet, il mondo è mezzo da comprare e mezzo da vendere quindi se non sei su internet sei tagliato fuori perché in questo periodo tutti usano solo internet. Purtroppo anche i libri sono un po’ passati di moda perché leggiamo su internet. E noi ci siamo perché in un mondo come questo che viaggia a duecento all’ora o sei al passo con i tempi o sei tagliato fuori. Io cerco di essere al passo con i tempi ma di avere sempre le radici legate a quello che è il tradizionale”.

L'essere stata modella come ti pone nei confronti delle ragazze e dei ragazzi che affrontano questa attività? Mi pone in maniera positiva perché, per me, sono tutti come figli o fratelli. Li tutelo, li aiuto e li spingo a fare meglio in maniera corretta e non usando sotterfugi o strade più facili perché la strada facile ti porta sempre a commettere errori”.


Quale ricordo bello della passerella visto come modella e poi come titolare di agenzia? Quando ero una modella, tutte le volte era una emozione perché in quegli anni ho indossato i vestiti più belli degli stilisti più famosi e soprattutto in esclusiva e poi anche il discorso che ero la protagonista, insieme alle altre, di questo mondo incantato che sono le passerelle; spesso e volentieri ero la modella di punta, quindi con il capo più bello, quindi l’emozione era doppia perché avevo gli occhi addosso ed era sempre emozionante anche perché ero osannata da tutto il pubblico. Invece da titolare l’emozione è bella quando a fine evento vedo la soddisfazione negli occhi di chi lavora con me e per me e anche di chi mi ha commissionato l’evento. Quando tutto riesce bene, quando tutto fila per il verso giusto dici allora ne è valsa la pena investire quelle ore di lavoro, di fatica, di sacrifici e di impegnarsi così tanto, senza l’impegno non c’è neanche il risultato”.

foto Sergio Di

Parliamo del futuro della RP Event?

Nel futuro della RP Event ci sono già fissati alcuni eventi, chiaramente legati alla moda, abbiamo la voglia di espanderci infatti amplieremo quello che è il nostro personale e poi faremo anche un calendario per l’anno 2019 che è la prima volta per cui è il calendario anno zero. Man mano costruiremo questi progetti che stiamo mettendo in piedi e poi nel corso dell’anno 2018, come sempre, ci saranno gli eventi che mi verranno commissionati”.


Viste anche le tue vicende personali sei molto attenta alle iniziative benefiche. Si, infatti tutti gli anni cerco di fare almeno un evento a scopo benefico sia per quanto riguarda testimoniare quello che mi è successo e mandare un messaggio che sia non mollare mai, non sottovalutare mai e soprattutto reagire sempre e poi mi fa piacere aiutare anche a livello materiale, se si può, chi a sua volta aiuta chi ha bisogno”.



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