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Meno "fake news" più "cervello"!

Un tempo si viveva di "notizie" e di "gossip" nel segno di "ognuno cerca di informarsi nel modo che più aggrada" ma sempre tenendo in mano della carta, sia essa quella classica del quotidiano sia quella patinata delle riviste.

Poi l'evoluzione ci porta questo meraviglioso strumento che è internet: dalle prime difficoltose connessioni alla fibra è un'apoteosi per questo nuovo modo di affacciarsi sul mondo. Nell'evoluzione successiva arrivano i social, qualunque essi siano.

Tranquilli non voglio proporre una relazione sullo sviluppo dell'informazione e della tecnologia.

Fin qui tutto bene se non che mentre con la carta stampata la "stupidità umana" rimaneva circoscritta al proprio pensiero o, al massimo, al dialogo (?) con gli amici al bar o dal parrucchiere oggi anche questa si è evoluta: parlo della "stupidità umana", naturalmente. Bastano dieci dita da muovere sulla tastiera (a qualcuno ne bastano anche solo due ma si è molto più lenti nello scrivere) e ci si sente chissà chi: poter sentenziare, commentare, insultare e, soprattutto, credere a un mare, ma che dico mare, a un oceano di minchiate che girano sul web.

Manipolare l'informazione per i gonzi non è mai stata così facile come oggi e c'è chi ci sguazza sempre nel nome dell'insulto gratuito e alla ricerca di un momento, effimero, di gloria o di finta "realizzazione personale".

"Fake news", "Bufala" e altri sinonimi ma un solo significato: presa per i fondelli all'intelligenza umana, se casomai ce ne fosse ancora. "Verba volant, scripta manent".

Le parole possono pesare tantissimo già quando circolano verbalmente e, soprattutto, non raccontano la verità; le parole scritte, invece, pesano come macigni e restano lì, in bellavista, pronte per essere rincarate da dieci, cento, mille persone che non avendo un tubo da fare si dilettano a credere (e commentare) ogni pisciata che il web ci propone, non percependo gli effetti devastanti che ne scaturiscono.

E prima che si riesca a intervenire per bloccare le falsità, queste hanno fatto il giro del mondo perchè questa è la potenza del web.

Non voglio entrare nei casi specifici, ce ne sono tanti, troppi e, soprattutto, si rischia di fare pubblicità gratuita alle menti distorte che creano queste falsità.

Voglio solo lanciare un appello.

Usate di più quella meravigliosa cosa di cui ci hanno dotato e che troppo spesso ci dimentichiamo di avere: il CERVELLO!

"Il cervello è come lo stomaco: quello che conta non è quanto ci metti dentro, ma quanto riesce a digerire" (Albert Jay Nock).


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