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Paola D'Alessandro: la determinazione di credere nel proprio sogno

La giovanissima Paola D’Alessandro ha iniziato il suo percorso nella musica seguendo gli studi classici: da sempre amante del canto, diplomata al Liceo Musicale di Novara, ha studiato flauto traverso e pianoforte e sta concludendo il percorso di studi al Conservatorio, iniziati con la speranza di diventare un giorno insegnante di musicoterapia per i bambini disabili ma con il grande sogno nel cassetto di sfondare come cantante. Questo sogno ha cominciato a prendere forma e a diventare realtà da un anno a questa parte ed è il frutto della combinazione di due elementi fondamentali per Paola: la preparazione tecnica ed il coraggio, il coraggio di sganciarsi dalle proprie paure e di rischiare il tutto per tutto.

Questo è ciò che è avvenuto quando un bel giorno Paola decide di provare a partecipare al concorso Area Sanremo Tour Videoclip , uno dei tanti concorsi che ruotano attorno al grande evento del Festival di Sanremo e che mette in palio un tour musicale della città di Sanremo, una borsa di studio del valore di 1.000 € e la pubblicazione di un singolo con la casa discografica Anteros; più di 4000 video sono stati inviati per il concorso e Paola si è classificata al secondo posto con la cover di Un mondo più vero di Michele Bravi . Ad aprile uscirà invece il singolo E’ tardi, sotto la guida della casa discografica Risorsa Sonora di Marco Mori e Adriana Rombolà, il singolo permetterà a Paola di arricchire la sua esperienza di live un po’ carente per il momento ma giustificata dalla giovane età e dagli anni di studio. A proposito di questo la ventenne Paola mi racconta di come ad un certo punto abbia trovato il coraggio di spiccare il volo lanciandosi nel mondo della musica mettendosi in gioco: “Mi sentivo sufficientemente preparata a livello tecnico, gli anni di studio sono stati molto intensi e rigorosi e questo lo ritengo fondamentale perché non ci si può buttare senza una formazione tecnica alle spalle, però arriva un momento in cui bisogna fare quel passo in più per lasciare la sicurezza che ti danno le mura della tua cameretta o l’aula di un istituto musicale per seguire il proprio sogno, è una questione di coraggio che all’inizio scambiavo quasi per incoscienza ma incoscienza non era, ecco questo è anche il consiglio che darei ad un ragazzo o ragazza che magari per carattere o per educazione sta rimandando a fare quel passo, è importante cogliere il momento e cercarlo, io mi ritengo anche molto fortunata perché la mia famiglia mi ha sempre appoggiata nel mio percorso musicale e questo mi ha dato un’ulteriore sicurezza”.

Un altro brano importante è Uno sbaglio consapevole, brano che parla di un amore platonico e di una differenza d’età che impedisce un ulteriore avvicinamento, la voce soave di Paola accompagnata al piano rende il testo leggero e sfuggente, come un desiderio lanciato nell’etere con umiltà e coraggio. Il brano è stato scelto per il breve tour che l’ha vista girare per i locali e gli eventi della città ligure lo scorso febbraio e che le ha dato la possibilità di farsi conoscere da pubblico e addetti ai lavori, come la possibilità di essere ospitata presso Casa Siae. Il video del brano è stato montato da Salvo Miraglia di Eurochannel che sta seguendo la giovane cantautrice novarese nel suo percorso per quanto riguarda la promozione video. Dopo la vittoria ad Area Sanremo Paola è stata ingaggiata dal produttore Gianni Testa, altra grande soddisfazione.

La cosa che di Paola mi ha colpito maggiormente è stata la sua naturale evoluzione dalla musica classica alla musica pop ma fin qui nulla di nuovo, sono tantissimi i giovani che iniziano un percorso di studi classici per poi approdare verso altri generi, quello che mi ha sorpreso è il fatto che questi due elementi convivano ancora perfettamente insieme nella musica di Paola, forse ho avuto l’occasione di conoscerla proprio in questo momento magico che è l’inizio di una carriera più professionale ma allo stesso tempo ancora legato alle origini e agli anni di studio, ma mi rendo conto che la distinzione è più nella mia testa e nella testa di molti che in quella di Paola, che mette invece sullo stesso piano di importanza i due generi e i due approcci ai quali però associa sensazioni personali differenti: "Quando suono, sia il flauto o il piano riesco ad alleviare la malinconia e sentirmi fisicamente più leggera – mi dice - mentre quando canto, beh di solito sono felice quindi ne giovo dal punto di vista mentale, entrambe le cose però mi fanno stare bene”.

Oltre all’uscita del singolo, come dicevo, gli obiettivi futuri di Paola sono davvero tanti e non potrebbe essere altrimenti, un tour in piazze e locali con i brani attuali che le permetta di arrivare direttamente alla gente con la sua credibilità genuina e naturalmente continuare a comporre nuovi brani migliorando sempre. In bocca al lupo allora!!


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