top of page

Marco da Rold's Ghost Train: il perfetto mix tra classico e moderno

Il progetto dei Ghost Train nasce principalmente da un ‘idea di Marco da Rold, chitarrista della band milanese che dopo un periodo di auto produzione nel suo piccolo studio comincia a sentire l’esigenza di far entrare altre persone nel progetto che aveva in mente da tempo ed è così che trova gli altri componenti (Paolo Colombo al basso, Matteo Saronni alla batteria ed infine Francesco Canale alla voce) pur continuando a comporre da solo musiche e testi.

Il nome del gruppo, così lungo e particolare, in realtà non si rifà a nessun episodio specifico e non c’è un simpatico aneddoto dietro a questa scelta, così come la loro musica nasce da un’ispirazione astratta e urgente che si lascia trasportare fino a concretizzarsi nella ricerca tecnica apportata da tutti i componenti, ricerca che mira ad un risultato mai banale e che è la giusta mescolanza tra melodie classiche ed arrangiamenti più originali. I loro punti di riferimento sono sicuramente i Rock Bluesers di fine anni ‘60 e inizio anni ’70, nomi come Who, Chicken Shack, Deep Purple, ed influenze più 80’s come The Stranglers.

Il progetto nasce nel 2015 e già due anni dopo nel Giugno 2017 esce il primo album della band, distribuito su tutti i principali digital store e come copie fisiche ai loro concerti. Dall’album viene estratto il singolo Bowl of the wild di cui vi allego un'esibizione live e a proposito di live Marco mi racconta di come sia proprio questo il loro punto di forza e di come amino cercare le situazioni più adatte per esprimere al meglio tutto ciò che la loro musica racchiude: “Siamo molto adattabili e versatili, ci piace suonare nelle piazze, nei locali e in qualsiasi location, a patto però che non ci vengano posti troppi limiti, per fare un esempio la nostra musica non è adatta a essere suonata in acustico, rimarrebbe davvero sacrificata quindi certi locali non vanno bene per noi”; in quest’ottica di creare dei live coinvolgenti, per loro e per il pubblico, Marco e I Ghost Train ci tengono a fare un minimo di selezione e scegliere con cura i posti in cui esibirsi, proprio con l’intento di preservare la veridicità della loro musica e per rispetto di essa.

I festival sono sicuramente un passo che gli manca e che cercheranno di colmare al più presto con l’arrivo dell’estate, anche perché sono occasioni immancabili per raggiungere un vasto pubblico e allo stesso tempo un’esperienza emozionante e che apprezzano, al contrario dei contest ai quali si sono sempre sottratti proprio perché non amano il concetto di competizione nella musica.

Marco mi racconta di come il più bel complimento che abbiano ricevuto da più persone sia riferito al fatto che nella loro musica si noti una ricerca di melodie non scontate e da qui ci agganciamo ad un argomento che mi incuriosisce molto, un dubbio più che altro, una serie di curiosità: se gli artisti di oggi hanno spesso come punti di riferimento musicisti degli anni '60/'70/'80 qual è il futuro della musica? Come mai si fermano a quegli anni i riferimenti musicali? Cosa c'è di buono nella musica di oggi?

Così lo chiedo direttamente a loro, agli artisti e in particolare Marco mi risponde in questo modo: "La cultura del passato è fondamentale, è la nostra radice, nessun artista dovrebbe esimersi dal conoscerla ma certo che è possibile un'evoluzione della musica, è vero, oggi c'è tanta tecnologia che ci viene in aiuto e ne sono grato ma bisognerebbe anche rivalutare forse il fascino degli strumenti 'veri" e del rapporto che il musicista ha con essi". E a proposito di strumenti, nonostante i Ghost Train siano una band dalla formazione classica, ogni tanto si avvalgono della presenza sul palco di un sax (suonato dal cantante Frank) che crea un'atmosfera più intima e particolare, soprattutto inattesa da parte del pubblico. Sorprendere rimane la parola chiave!

Concludo ricordandovi due date importanti, anzi tre, in questo mese il 20 aprile suoneranno al circolo Svolta di Rozzano (MI), mentre il 26 aprile saranno al Rock 'N' Roll di Rho e, infine, il 27 a Le Fabrique di Meda: un mese ricco di date e un'occasione per chi si trova da quelle parti per ascoltarli nei loro live esplosivi. Oltre ai live aspettiamo anche il nuovo EP composto da cinque brani.


FORMAZIONE

Marco da Rold: chitarra, voce, testi e musiche

Paolo Colombo: basso

Matteo Saronni: batteria

Francesco Canale: voce


CONTATTI

FACEBOOK: https://www.facebook.com/MDRGhostTrain/


Roberta Tetto

bottom of page