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Salone del Libro/1 - una mattina al Salone tra installazioni visive e giovani autori. Il progetto de

Arrivato alla sua trentunesima edizione Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha contato più di trentamila visitatori quest’anno provenienti da diverse zone d’Italia e non solo. La maggior parte delle persone provenienti da fuori Piemonte ha dichiarato di essere venuta a Torino appositamente per la visita al salone.

Partiamo subito con il primo incontro interessante che la nostra domenica mattina ci ha riservato, quello con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo D’Arte Contemporanea, con cui il Salone ha stretto una collaborazione unica nel suo genere, che va avanti da vent’anni e che ha una preziosa funzione, molto precisa, come mi racconta la responsabile del progetto Anna Pironti, ossia quello di mettere in comunicazione chi fa arte (l’artista) con chi fruisce dell’arte (il pubblico). Dicevamo una collaborazione unica nel suo genere in quanto nessun altro evento letterario o altro salone del libro ha mai instaurato un così stretto rapporto con un istituzione museale.

Il tema del salone di quest’anno è “Un giorno tutto questo….”, e le organizzatrici del progetto Anna Pironti appunto assieme a Brunella Manzardo e Paola Zanini e assieme agli studenti di alternanza scuola-lavoro hanno realizzato un enorme installazione rappresentante un caleidoscopio composto di materiale riciclato , gentilmente fornito dalla ditta Isonova di Volpiano, si tratta di materiale isolante di scarto, pezzi sapientemente incastonati tra loro fino a offrire un’immagine a tratti colorata e a tratti specchiante. Il caleidoscopio diventa metafora di differenti visioni che prendono forma nella mente umana (dall’interno, dall’esterno ecc..) e di contenitore di esperienze e di idee, al di là della grande parete occupata dalla colorata installazione infatti si svolgono i laboratori per ragazzi che sono parte del progetto. L’arte non è solo l’opera d’arte fisica e tangibile, l’arte per noi è un’esperienza e l’occasione di creare esperienze, di offrire nuovi punti di vista, noi ci definiamo degli “artenauti”, in questo consiste il nostro lavoro, nel far vivere l’arte attraverso diverse prospettive, progetti ed attività” racconta Anna Pironti.

L’installazione occupa un’intera parete dello spazio Bookstock Village (lo spazio dedicato ai bambini e ai ragazzi), da vent’anni appunto il personale del museo e castello di Rivoli è impegnato nel realizzare sempre più spettacolari installazioni visive per concretizzare quello che è il tema portante del salone del libro. Lo scorso anno ad esempio è stata la volta di un planisfero gigante che tra l’altro il prossimo 18 Maggio verrà esposto e riproposto a Le Gianchette, frazione di Ventimiglia in occasione della presentazione dell’opera di Venere di Micheangelo Pistoletto in versione extra large, grazie al volere del parroco Don Rito Alvarez.

Sono stati fatti nei mesi dei percorsi didattici con i ragazzi delle scuole portandoli a conoscere l’ambiente del museo e le sue opere prima fino alla realizzazione dell’opera stessa poi con una sempre maggiore collaborazione ed interesse attivo da parte dei giovani durante le diverse fasi del progetto.

Progetto originale a cura di Anna Pironti e Paola Zanini, realizzato con AbIntra s.c. – Manuela Corvino, Valentina Ferrero, Rosarianna Seclì, Luisa Consolati, Sara Rossino, Valeria Mussano, Carmen León Marqueño, Emanuela Bartolini, Greta Zamboni, Rossana Misuraca - e condiviso con gli Istituti partecipanti al progetto Alternanza Scuola-Lavoro: Liceo Scientifico Gobetti di Torino, Liceo Scientifico Copernico di Torino, Liceo Classico Fossati di Rivoli, Liceo Scientifico Darwin di Rivoli e con I.I.S. Natta di Rivoli, Direzione Didattica Pellico di Torino, Scuole Secondarie di I Grado dell’I.C. Chieri 3 di Chieri, dell’I.C. Albisole di Albisola Superiore (SV), dell’I.C. Don Orione di Milano. Allestimento "Visioni", a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli per il Bookstock Village

Roberta Tetto

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