Salone del Libro: l'installazione visiva del Dipartimento Cultura del Castello di Rivoli
Venerdì scorso abbiamo erroneamente pubblicato l'articolo scritto dalla nostra redattrice, Roberta Tetto, inerente la presenza al Salone del Libro di Torino del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli in luogo del testo che, invece, ci era stato inviato dal Dipartimento stesso. Pertanto, scusandoci con i lettori e con gli interessati, pubblichiamo ora il testo che il Dipartimento ci ha fatto pervenire.
Fabrizio Capra direttore responsabile
Arrivato alla sua trentunesima edizione il Salone del Libro di Torino ha contato più di trentamila visitatori quest’anno, provenienti da tutta Italia e non solo. La maggior parte delle persone provenienti da fuori Piemonte ha dichiarato di essere venuta a Torino appositamente per la visita al Salone. Partiamo subito con il primo incontro interessante che la nostra domenica mattina ci ha riservato, quello con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con cui il Salone ha stretto una collaborazione unica nel suo genere, che va avanti da vent’anni e che ha una preziosa funzione, molto precisa come ci
racconta la Responsabile del progetto Anna Pironti, che incontro insieme alle altre “artenaute” del team, Paola Zanini, Brunella Manzardo e Barbara Rocci. Dicevamo una collaborazione unica nel suo genere in quanto nessun altro evento letterario o fieristico ha mai instaurato un così stretto rapporto con un’istituzione museale, in questo caso rappresentata dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli che ogni anno cura un progetto inedito di allestimento, in linea con il tema del Salone. Mentre lo scorso anno è stata la volta di un planisfero gigante, che il 18 Maggio verrà esposto e riproposto sul confine a Le Gianchette - Ventimiglia (in occasione della presentazione dell’opera Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto in versione extra large, grazie al volere del parroco Don Rito Alvarez), il progetto di quest’anno, curato come sempre da Anna Pironti e Paola Zanini, si intitola Visioni. Il tema del Salone 2018, infatti, è Un giorno tutto questo…
L’installazione si sviluppa in tutti gli spazi del Bookstock Village (il padiglione del Salone del Libro dedicato alla ricerca e sperimentazione e al pubblico giovane, bambini e ragazzi), a partire dall’Arena, il luogo in cui si realizza il vasto programma degli incontri con grandi ospiti e al cui interno ed esterno si possono ammirare le spettacolari e coloratissime installazioni ispirate a un caleidoscopio (visto dall’interno) creando le premesse per un vasto immaginario . Il caleidoscopio diventa metafora di differenti visioni che prendono forma nella mente umana, inoltre è un omaggio alle creazioni degli artisti contemporanei, all’arte come dispositivo che offre innumerevoli punti di vista sulla realtà: “L’arte non è solo l’opera come oggetto tangibile, l’arte per noi è occasione per creare esperienze, per offrire nuovi punti di vista. Noi ci definiamo “artenaute”, in questo consiste il nostro lavoro, nell’accompagnare le persone in un viaggio che consente di incontrare e vivere l’arte, anche attraverso innumerevoli progetti ed attività” racconta Anna Pironti. Indispensabile, in queste esperienze, il valore della relazione e della condivisione. Così, il progetto che vede il suo culmine nello spettacolare allestimento al
Salone è il frutto di un lungo percorso avviato dalle artenaute al Castello di Rivoli assieme agli studenti di alternanza scuola-lavoro delle scuole del territorio. Con loro, il Dipartimento Educazione ha realizzato un percorso specifico, portandoli a conoscere l’ambiente del Museo, le sue opere ma anche le professionalità correlate, fino ad arrivare alla realizzazione degli elaborati, con la collaborazione dei giovani che hanno maturato una consapevolezza sempre maggiore durante le diverse fasi del progetto. Infine, al Salone è stato realizzato lo spettacolare allestimento a partire dall’utilizzo di materiale riciclato, fornito dalla ditta Isonova di Volpiano. Scarti di lavorazione del materiale laminil, pezzi sapientemente incastonati tra loro creano la struttura specchiante: l’ambiente circostante e il riflesso dinamico delle persone in movimento contribuiscono a completare il lavoro, che restituisce un’immagine mai
unica e definita, ma sempre varia e frammentata. Il caleidoscopico allestimento, infine, è anche contenitore di esperienze e di idee, all’interno del Bookstock Village infatti si svolgono innumerevoli laboratori per bambini e ragazzi. Progetto originale a cura di Anna Pironti e Paola Zanini, realizzato con AbIntra s.c. – Manuela Corvino, Valentina Ferrero, Rosarianna Seclì, Luisa Consolati, Sara Rossino, Valeria Mussano, Carmen León Marqueño, Emanuela Bartolini, Greta Zamboni, Rossana Misuraca - e condiviso con gli Istituti partecipanti al progetto Alternanza Scuola-Lavoro: Liceo Scientifico Gobetti di Torino, Liceo Scientifico Copernico di Torino, Liceo Classico Fossati di Rivoli, Liceo Scientifico Darwin di Rivoli e con I.I.S. Natta di Rivoli, Direzione Didattica Pellico di Torino, Scuole Secondarie di I Grado dell’I.C. Chieri 3 di Chieri, dell’I.C. Albisole di Albisola Superiore (SV), dell’I.C. Don Orione di Milano.
Allestimento "Visioni", a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli per il Bookstock Village