Rinko Kawauchi: fotografo quello che mi incuriosisce.
Oggi, giovedì 24 maggio, la famosa fotografa Rinko Kawauchi sarà presente in CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia a Torino (via delle Rosine 8) a partire dalle ore 19 nell'ambito degli incontri col pubblico (https://www.modernews.online/single-post/2018/05/23/Torino-la-fotografa-Rinko-Kawauchi-incontra-il-pubblico-per-i-gioved%C3%AC-in-Camera).
Abbiamo avuto l'occasione di incontrarla martedì scorso in occasione della conferenza stampa di presentazione di Prix Pictet (vedi articolo https://www.modernews.online/single-post/2018/05/23/Prix-Pictet-le-opere-finaliste-e-vincitrici-esposte-al-Centro-Italiano-per-la-Fotografia-di-Torino) ottenendo questa breve intervista sulla sua espressione artistica.
Come scegli una particolare tematica per le tue foto?
"Non sono io che scelgo, fotografo quello che mi incuriosisce. Forse l’ambiente in cui sono cresciuta potrebbe influenzarmi in qualche misura, come anche il mio carattere".
Qual è la tua fotografia preferita?
"È difficile scegliere una foto, ma sicuramente il mio primo libro 'Uta Ta Ne' proprio perché è stato il primo e pubblicare un libro per la prima volta è una grande emozione e il coronamento di un grande lavoro. Questo, per me, influisce tanto quanto il contenuto".
Oltre a fotografare scrivi, in arte ti senti maggiormente fotografa o scrittrice?
"Ho appena iniziato a scrivere, quindi sicuramente mi ritengo una fotografa, mi piacerebbe scrivere e mi sto avviando anche in questa direzione, scrivo saggi, ultimamente ho pubblicato un libro 'Hajimari no hi' (che sarà tradotto in inglese col titolo 'A new day') sempre di fotografia, ma con una storia sotto, un libro che possono leggere anche i bambini".
La fotografa Rinko Kawauchi, nata a Shiga (Giappone) nel 1972, oggi vive e lavora a Tokyo. Nel 2001, pubblica simultaneamente tre libri fotografici: Utatane, Hanabi e Hanako editi da Little More, che fanno subito notizia nel mondo della fotografia in Giappone. Nel 2002, vince il prestigioso premio annuale KimuraIhei, giunto alla 27° edizione, per due dei suoi libri, Utatane e Hanabi. Altre opere importanti di RinkoKawauchi sono Aila (Foil 2004), The Eyes, The Ears e Cui Cui (Foil, 2005) e
Illuminance (Aperture / Foil / Kehrerverlag / edizioni Xavier Barral / Postcart, 2011). Di recente, è stata insignita dell’autorevole premio AnnualInfinity Award 2009 assegnato dall’International Center of Photography, USA, nella categoria Arte. Kawauchi ha esposto in numerose mostre, sia collettive che personali, in patria e all’estero. Tra le più importanti mostre personali si contano: 2005 Foundation Cartier pour l’art Contemporain, Parigi; 2006 The Photographers’ Gallery, Londra; 2007 AILA + The eyes, The ears, Hasselblad Centre, Göteborg; 2007 SemearMuseu de Arte Moderna de Sao Paulo, San Paolo; 2008 Cui Cui The VangiSculpture Garden Museum, Shizuoka; 2011 Illuminance Gallery atHermès, New York. Le mostre collettive di maggior rilievo includono: 2006 Collection of the Foundation Cartier pour l’art Contemporain, Museo di Arte Contemporanea, Tokyo; 2008 Blooming: Brazil-Japan WhereYou Are, Museo Municipale d’Arte Toyota, Aichi; Brighton Photo Biennial 2010 New Documents Brighton; Bye Bye Kitty!!! Between Heaven and Hell in Contemporary Japanese Art, Japan Society, New York; Le Mois de la Photo à Montréal. Il suo approccio unico teso a “ritrarre i sensi” e l’attenzione costante per i dettagli della vita quotidiana, il ciclo della vita e la sua transitorietà destano l’ammirazione degli amanti dell’arte in tutto il mondo.
La sua più recente mostra personale Illuminance, Ametsuchi, SeeingShadow (Tokyo MetropolitanMuseum of Photography) ha riscosso un grande successo.
Alessandro Sacchi