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Una musica del... diavolo!

L’impercettibile gorgoglio dell’acqua nei canali. Il lieve fruscio delle foglie accarezzate da una lieve brezza pomeridiana. Il sole che, per dirla alla Guareschi, picchia a martellate furibonde sulla testa. Il ronzio di qualche solitaria zanzara. Il silenzio. Bellissimo e irreale. Ogni cosa è immersa in una atmosfera fatata sospesa ai confini del tempo. Tutto è calma e tranquillità. Le grange e le case, sparse qua e là, emergono come fossero dei piccoli atolli nel placido mare delle risaie vercellesi. Parrebbe impossibile che questa splendida fetta di pianura padana possa nascondere, sotto il sottile velo di un’incantata tranquillità, qualcosa di malvagio. Invece, sembrerebbe che qui “qualcuno” di oscuro, forse, ci sia.

Assolato pomeriggio, uno dei pochi visto la bizzarra primavera di quest’anno. La mia vecchia utilitaria avanza lentamente, borbottando, mentre solca la stradina che taglia in due la pianura colma d’acqua delle risaie. Svolto a destra sulla lunga provinciale. Pochi chilometri e su un poggio, fra la boscaglia, vedo spuntare una cupola. Eccola! Finalmente ho trovato una delle Chiese più misteriose del Piemonte.

Trino, vicino Vercelli. Qui,nelle vicinanze del Bosco delle Sorti e della Partecipanza, si trova il Principato di Lucedio, antico centro monastico[1], oggi azienda agricola. Nei suoi pressi, su una collinetta, esiste l’antica Chiesa

del Santissimo Nome di Maria, un antico Santuario conosciuto col nome di Madonna delle Vigne. La Chiesa, secondo alcune fonti, sarebbe collegata al complesso monastico di Lucedio tramite una serie di gallerie[2]. Proprio in queste gallerie, secondo la leggenda locale, sarebbe intrappolato il Demonio, pronto per essere liberato con un particolare forma di invocazione. Quella musicale. Perché all’interno della Chiesa della Madonna delle Vigne, appena sopra il portone d’ingresso, è presente un organo, dipinto, sotto il quale è affrescato uno spartito. Lo spartito del Diavolo[3]. Le note dello spartito, se suonate al contrario, evocherebbero il Maligno che lì, poi, si manifesterebbe. Le medesime note, se suonate correttamente, permetterebbero di intrappolare il Principe delle Tenebre nei sotterranei tra il Santuario e l’Abbazia.

Questa particolare Chiesa a pianta ottagonale, infatti, è stata al centro di vari misteri e

leggende. Sembrerebbe che i Monaci della vicina Abbazia di Lucedio, corrotti dal Maligno, qui invocassero il Demonio, congiungendosi carnalmente, in rituali di magia sessuale, con delle novizie. Motivo per cui, nel 1784, Papa Pio VI mandò in incognito un esorcista che riuscì a intrappolare il Principe di questo Modo nelle cripte del Monastero. Pio VI, successivamente, soppresse l’Abbazia, disperse i Monaci e confiscò loro le terre.

Arrivo nei pressi di un piccolo cimitero posto ai margini della vecchia provinciale. Parcheggio e mi incammino nel bosco verso la Madonna delle Vigne. Improvvisamente il cinguettare degli uccelli, il lieve sciabordio dell’acqua nel vicino canale, il fruscio del vento, cessano. Piomba tutto in un surreale silenzio. Si sente esclusivamente il rumore dei miei passi che schiantano i piccoli arbusti posti di traverso sul sentiero. Il Sole viene coperto da una nuvola. L’atmosfera inizia a non piacermi. Cerco di non farmi prendere dalla suggestione e proseguo. Duecento metri e sono arrivato.

La Chiesa, bellissima, è un tutt’uno col bosco. La vegetazione l’avvolge. La struttura è imponente, elegante e leggera insieme. A suo tempo, immagino, doveva essere un gioiello brulicante di Vita. Penso. Era un Santuario, quindi luogo di pellegrinaggio. Poi, tra l’altro, non siamo così lontani dai grandi corsi d’acqua, il Po, la Sesia, e dalla direttrice della Via Francigena, l’antica rotta che percorrevano i pellegrini per recarsi a Roma dal nord Europa. Le vecchie, grandi vie di comunicazione. Forse, da qui, passavano quotidianamente decine, se non centinaia di persone. Oggi è un deserto in mezzo a una impenetrabile foresta. Mi avvicino. Il cielo si fa cupo. Pare minacci pioggia. Vedo che l’ingresso è sbarrato ma c’è un pertugio e mi infilo. Sono dentro il Santuario.

La meraviglia mi si presenta davanti. La cupola sopra la mia testa sembra rapirmi verso l’alto. Mi volto. Eccolo! Davanti a me. Sopra il mio sguardo. Lo Spartito. Lo Spartito del Diavolo.

Ora, mi dico, viene il bello. Un rivolo di sudore mi scende lungo la fronte. Impietrito, sempre con lo sguardo rivolto al diabolico pentagramma, metto la mano in tasca e afferro il cellulare. Vado su YouTube. Digito Spartito del Diavolo. Quella musica per evocare il Princepshuius Mundi qualcuno l’avrà suonata, penso. Adesso la faccio partire sul mio telefono e vediamo cosa succede.

Trovo il filmato. Lo apro e…

No! Non è possibile! Non posso crederci! Non voglio crederci! No!

Non c’è la rete dati! Non funziona. Non mi parte il filmato! Pazzesco. Tanta fatica. Prendi la macchina -scassata- fai quasi 100 Km nelle risaie, gira, rigira. Trovi la Chiesa. Entri, evitando di beccarti in testa qualche calcinaccio e, alla fine, niente. Non puoi verificare se la leggenda è vera perché non hai la linea internet?!? Al Diavolo!È proprio il caso di dirlo!

Rimetto il telefono in tasca. Esco e mi avvio verso la macchina. Arrabbiato. Neanche mi accorgo che, piano piano che mi avvicino all’auto, il sole ritorna, gli uccelli riprendono a cinguettare, il vento a soffiare e si risente l’acqua scorrere.

Metto in moto e me ne vado. Giro a destra e riprendo la provinciale verso Torino.

Improvvisamente resto di ghiaccio. Inchiodo. Dalla tasca dei pantaloni inizia a sentirsi un rumore. Una musica. Una musica del Diavolo.

Roberto Maggio



[1] Per approfondimenti sulla storia del complesso monastico di Lucedio si rimanda alla voce ABBAZIA DI SANTA MARIA DI LUCEDIO, in wikipedia.org https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Santa_Maria_di_Lucedio

[2] Cfr https://www.thegretaescape.com/blog/i-misteri-del-principato-di-lucedio/; http://fantasmitalia.it/lucedio-lantica-abbazia-sconsacrata-vercelli/

[3] La Dottoressa Briccarello del TESES, Team Sperimentale Esplorazioni Sotterranei (https://archeoteses.wordpress.com/category/news/), ha fornito una possibile interpretazione dello Spartito del Diavolo. In merito si rimanda a, ABBAZIA DI SANTA MARIA DI LUCEDIO: LO SPARTITO DEL DIAVOLO, reperibile al link http://fantasmitalia.it/lucedio-lantica-abbazia-sconsacrata-vercelli/

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