Kallaste: una capriola da fuoriclasse nel mondo della musica
Ho cercato su Google Kallaste prima di sentire Umberto per l’intervista e tra i primi risultati trovo e scopro che è una città dell’Estonia, una volta al telefono finalmente mi viene spiegato il motivo del nome del gruppo: in un certo senso c’entra l’Estonia, infatti Risto Kallaste era un difensore di una squadra di calcio estone famoso per le sue rimesse laterali, abilissimo nel ruotare attorno alla palla come un perno facendo una specie di capriola, insomma uno sportivo dalle doti straordinarie, fuori dagli schemi, inoltre il cognome di Umberto (voce e basso) è Piubello, bello in greco si dice Kàllistos, quindi un gioco di parole assieme alla volontà di lasciare il segno è ciò che racconta di loro il nome.
Sono in quattro i Kallaste e sono della zona del basso veronese, il loro progetto di pop/rock italiano nasce dalle ceneri di un vecchio gruppo in cui suonavano due dei quattro elementi attuali.
Ad aprile 2018 è uscito il loro primo album Terapia d’arte, l’arte e la musica in particolare sono la migliore cura che ci possa essere e il disco è un concentrato di tematiche profonde, molti i pezzi che raccontano una ricerca di sé come Canale 88 e Vita altri hanno tematiche più sociali come Occhi che parla della guerra siriana attraverso i celebri occhi impauriti di una bambina di quattro anni fotografata dal reporter Osman Sigirli. Poi ci sono le tematiche d’amore, mai banali e sempre distese su un tappeto rock con melodie che rimangono impresse nella mente tanto sono incisive e dirette.
Sono tante ed eterogenee le influenze musicali che confluiscono nel loro sound, dal brit-pop al grunge, al rock classico fino alla musica italiana, nella loro scaletta infatti inseriscono anche qualche cover sempre ricercata dei loro artisti preferiti, Negrita, Ivan Graziani, Max Gazzè, Nicolò Fabi, il Nucleo, Velvet, la PFM. Il disco contiene tra l’altro la cover in chiave rock della canzone “La Radio” di Eugenio Finardi. L’idea dell’album nasce dopo la vittoria al Tregnago Rock Contest 2017 il cui primo premio consisteva in un contratto di promozione con un’etichetta ed è in quel momento che incontrano Fabio Serra, noto producer della scena rock progressive del veronese. I ragazzi rimangono lusingati dalla vittoria ma vengono colti impreparati, non avevano molto da promuovere perciò si sono letteralmente chiusi in sala di registrazione per sei mesi presso lo studio Opal Arts di San Giovanni Lupatoto (VR), hanno composto, provato e registrato fino alla nascita del loro lavoro.
I feedback positivi non sono tardati ad arrivare, primi fra tutti quelli del presidente di giuria del Tregnago Rock Contest che ha mandato i suoi apprezzamenti per il disco attraverso un graditissimo audio e non solo, ha anche consigliato caldamente al quartetto di girare un videoclip di “Vita” e i ragazzi stanno seriamente prendendo in considerazione la proposta anche perché la canzone è il singolo che sta riscuotendo più consenso e complimenti, si tratta di una ballata, una lenta riflessione sull'esistenza umana composta da Umberto dopo un viaggio in solitudine ad Assisi. La scelta di scrivere in italiano (tra l’altro tra gli autori assenti dal gruppo ma presenti figura anche il fratello di Umberto, Edoardo che canta in un paio di canzoni) deriva dall'amore per la complessità e ricchezza della nostra lingua con la quale si può giocare, descrivere le emozioni con una precisione di dettagli ed emozionarsi al tempo stesso.
Del disco sono state stampate ben trecento copie fisiche in formato CD proprio perché i Kallaste credono in un certo tipo di approccio alla promozione, credono che se le cose nella musica oggi vanno peggio che in passato sia in parte dovuto alla troppo frequente pratica del “download gratuito”, pratica comoda per gli utenti ma che uccide la musica , d’altra parte però la crisi musicale dell’ultimo decennio ha anche altri responsabili, i gestori dei locali che tendono a preferire altri generi d’intrattenimento e forse alla poca collaborazione tra artisti stessi, eccezione fatta per i concorsi, che rimangono un buon modo per farsi conoscere dal pubblico, dagli addetti ai lavori, da altri artisti e non per ultimo per divertirsi. Le prossime date imminenti dei Kallaste sono il 13 e 14 luglio precisamente a Veronella e Monteforte D’Alpone e altre ne seguiranno oltre al progetto di comporre un secondo album.
FORMAZIONE
Umberto Piubello: voce, basso e tastiere
Alberto Magaraggia: batteria
Federico Branco: chitarra
Andrea Turati: chitarra
CONTATTI
Facebook: https://www.facebook.com/kallastemusic/
Soundcliud: https://soundcloud.com/kallastemusic/
Mail: kallastemusic@gmail.com
Sito: http://www.kallaste.it/
Roberta Tetto