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Che ne sai tu di un cerchio nel grano...?


UFO, linee telluriche energetiche, esseri extraterrestri, energia cosmica, campi magnetici o opera dell’uomo. Queste, secondo le più disparate fonti, sarebbero le cause dei cerchi del grano o cropcircles, per dirla all’inglese, le enigmatiche figure geometriche che si formano, per lo più di notte, nei campi di cereali grazie all’appiattimento uniforme di parte delle piante. Fenomeno globale che da quasi quarant’anni affascina e fa discutere giornalisti, ufologi e scienziati.

Sabato scorso siamo andati a visitare un cropcircles a Virle Piemonte, presso la Cascina Geronima, cercando di carpirne i segreti.

La strana e complessa figura è stata notata domenica della passata settimana dal titolare della scuola di volo Icarus di Castagnole Piemonte, durante un volo con un ultraleggero. Immediatamente si è scatenato il tam-tam virtuale, che ha attratto da ogni parte d’Italia, giornalisti, esperti del settore o curiosi che speravano di cercare il “contatto” con qualche entità astrale.

L’enorme disegno, più di cento metri di diametro, in realtà, non è frutto dell’estropittorico di esseri extraterrestri, ma è opera dell’Ingegnere Elettronico Francesco Grassi, socio effettivo del CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze[1], che, coadiuvato da un gruppo di ventiquattro persone, ha messo a punto il gigantesco agroglifo grazie alla disponibilità del Signor Giuseppe, il proprietario di Cascina Geronima.

Gli alieni siamo Noi”, ha detto in conferenza stampa sabato scorso l’Ingegner Grassi, che ha anche dato ai presenti una dimostrazione pratica di come si crea un cropcircle. Prima di ricollegare le - come le chiama Grassi- “tracce di Intelligenza” riscontrabili dai disegni nel grano, a forme di vita extraterrestri, innanzi tutto bisognerebbe associarle all’Uomo. Questo il pensiero del socio CICAP. Mistero svelato, quindi. Forse.

Perché noi siamo stati all’interno del cerchio e, con i nostri strumenti, abbiamo rilevato delle lievi anormalità magnetiche[2], confermateci anche dal proprietario della Cascina Geronima, che ci ha riferito che dentro il cropcircle è stato rilevato un anomalo livello di Gauss[3].

Se i cerchi nel grano, benché opera dell’Uomo, richiamassero, come dei magneti, l’Energia?

Entrare in un cerchio è una esperienza particolare. Unica.

La forma data al disegno, che, apparentemente, sembrerebbe la cosa più importante dell’agroglifo, perde significato. Tutto vibra. Tutto è magia, potenza. Le sensazioni sono incredibili. Sembra di accedere in una

dimensione differente. Il tempo si ferma. C’è solo lo spazio. Quello spazio intagliato nel grano, nella terra dal crop. Ci si fa ricettacolo di impalpabili, ma percepibili, potenti forze. Sia ctonie che celesti. È una esperienza quasi mistica, unica, indescrivibile. Difficile da trasmettere con le semplici parole. Non è un caso che i cropcircles vengano, a nostro avviso giustamente,da alcuni chiamati ancheTempli temporanei. Perché si tratta di un’area Sacra. Se ne ha la netta percezione. Un’area in cui venire in contatto con qualcosa di Superiore, di Altro. Come le antiche pitture rupestri che imprimevano e trasmettevano Energia a chi le faceva e a chi le guardava, così il cerchio trasmette una Potenza ancestrale. Archetipica. È il pittogramma tracciato nel grano, simbolo di fecondità, rinascita, Vita, che attrae, per emanare verso Terra e Cielo, l’Energia Vivente.

Tracce di Intelligenza”, sì. Intelligenza nel senso più vero del termine. L’interlegere, il leggere fra le cose, per coglierne il Significato più profondo, mettendo in relazione cose apparentemente distanti tra loro ma legate da una trama intricata. Trama che solo lo Spirito può intuire.

L’enigma dei cerchi del grano è tutt’altro che risolto.

Roberto Maggio

[1] Fino al 2013 CICAP era la sigla di Comitato Italiano per il controllo delle Affermazioni sul Paranormale

[2]La misurazione da noi effettuata ha dato un valore di 0.81 micro Tesla.Generalmente, per nostra sperimentazione, all’interno di una comune abitazione, con la presenza di svariati campi magnetici generati dagli innumerevoli elettrodomestici presenti, il valore comunemente registrato è di circa 0.72 micro Tesla.

[3]“Il gauss (simbolo G), è l'unità di misura del campo magnetico B nel sistema CGS elettromagnetico, indicato anche come "densità di flusso magnetico" o "induzione magnetica. Un gauss è pari ad 1 maxwell per centimetro quadrato. Il sistema CGS è stato formalmente soppiantato dal sistema SI, che utilizza il tesla (T) come unità di misura di B. Un gauss è pari a 1×10−4 tesla (100 μT) (1 T = 10.000 G).” Fonte, Wikipedia.

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