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Ciao, Smemoranda 2019


da sinistra: Gino Strada, Gino, Nico Colonna e Michele

Le 650mila copie vendute fanno della Smemoranda, fin dalla sua prima uscita nel 1979, un vero e proprio cult tra gli studenti frequentanti scuole di ogni ordine e grado, e non solo tra gli studenti. Se teniamo conto che i libri più venduti in Italia superano di poco le 100mila copie, si capisce l’importanza di questo prodotto che propone all’interno, oltre agli spazi tipici dell’agenda, oltre 150 pagine di scritti, un libro vero e proprio.

Quella della Smemoranda, poi, non si tratta solo di una operazione commerciale: 160mila sono gli alberi piantati nell’area del Po tra Pavia e Piacenza per compensare le emissioni di CO2 collegate alla stampa dell’agenda come sono molteplici gli interventi legati alla solidarietà nei confronti di varie associazioni (che hanno spazi gratuiti), perché la “Smemo” è molto vicina al trasmettere valori forti e messaggi di speranza.

La nuova edizione della “Smemo” è stata presentata ieri nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso Casa Emergency a Milano alla presenza dei direttori Nico Colonna e Gino & Michele nonché del padrone di casa, Gino Strada.

Ogni anno un tema: quest’anno è “Ciao”, la forma di saluto più familiare, che compie 200 anni,

anche se le sue origini quattrocentesche nulla hanno a che fare con il tono confidenziale attuale.

Le pagine della nuova e coloratissima Smemoranda ospitano tanti nuovi amici dell’agenda che si affiancano a firme storiche con i loro scritti dedicati alla parola “Ciao”, così come sono tanti i disegnatori che la impreziosiscono con le loro vignette.

Terminata la conferenza siamo riusciti ad avvicinare Michele (al secolo Michele Mozzati) per farci raccontare l’emozione che si prova a ogni nuova uscita della Smemoranda.

L’emozione di esserci ancora, non tanto fisicamente noi direttori quanto la Smemoranda perché teoricamente è in contraddizione con il progresso che ci porta sempre più verso il digitale; in realtà Smemoranda oltre che essere digitale, perché è obbligo esserci, continua ad avere una presenza massiccia nelle scuole come libro agenda di carta e questo è una emozione per noi perché va veramente in controtendenza. Mi emoziona sempre, quando arrivano le prime copie, il sentire l’odore della carta. Sono cresciuto con il piacere dell’odore della carta e quello me lo porterò dietro fino all’ultimo giorno”.

Una mamma mi ha detto che la figlia ha ancora tutte le agende che sono diventate delle fisarmoniche tanto che sono piene… La cosa imbarazzante è che anche le mie sono delle fisarmoniche. Ho tutte le Smemorande, dalla prima a oggi, ma le ho proprio mie, le ho usate sempre e le ho anche riempite di fogliettini, di appunti ma anche di cancellature, poi di fogliettini appiccicati per cancellare quello che c’era sotto e poi gli appuntamenti magari programmati che sono stati spostati. Quindi il volume aumenta anche semplicemente per gli appuntamenti che cambiano in più ci sono i biglietti dei concerti, quello che fanno un po’ i ragazzini”. Non ci dilunghiamo oltre, sul sito www.smemoranda.it/ tutte le novità e le conferme.

Fabrizio Capra

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