Robert The Biro: la mia sfida musicale è l'autenticità
Tutto è iniziato nel 2010 con il duo Byro & Nux quando Roberto Trombetta ed il suo amico Stefano Baudino decidono di mettere su un progetto che racchiuda tutta la passione per la musica rap principalmente di matrice americana ma non solo. Sotto la guida di producer differenti tra cui spicca Roberto Maccagno, che Biro non si stancherà mai di ringraziare e ricordare, il duo è riuscito in pochissimi anni a far uscire diversi EP e a calcare innumerevoli palchi, quello forse più prestigioso è stato sicuramente quello per le selezioni finali di Sanremo Giovani, selezionati tra un migliaio di artisti nazionali, per l’occasione hanno presentato il brano Stai semplice, pezzo dalla forte influenza del rap anni ’90 con un suono morbido, un autentico snocciolare di rime intelligenti e un messaggio propositivo, un pezzo “vecchio stampo” mi verrebbe da dire, specie se paragonato alla giovane età dei ragazzi.
La caratteristica principale del duo è sempre stata quella del “rap a modo nostro” ossia senza stereotipi, soprattutto a livello sonoro: "Ci è sempre piaciuto inserire gli strumenti all’interno dei nostri brani, gli strumenti quelli veri che per molti non hanno nulla a che vedere con il rap, e quando possibile cerchiamo di portarceli anche nei live, per questo abbiamo sempre scelto di collaborare con diversi artisti per aggiungere qualcosa di nuovo al rap, proprio a causa di ciò siamo spesso stati definiti 'incatalogabili' da molti, l’effetto spiazzante è sempre stato alle porte per noi ma mi piace prenderlo come un grande complimento”. Nel settembre del 2016 il duo decide di proseguire la propria strada in maniera solista, un po’ disorientato e a corto di ispirazione Roberto che nel frattempo si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza incontra per caso Stefano Zarino del Greenstain Studio, che per lui è diventato ormai come una seconda casa e le persone che vi gravitano attorno la sua seconda famiglia, un incontro dunque che gli ha fatto ritrovare quella spinta fondamentale per credere nelle sue capacità e per creare nuovamente. Così nasce Robert The Biro, il nuovo nome d’arte di Roberto e Robert EP, il nuovo EP. Robert The Biro è il primo singolo, con video annesso, che è la presentazione di un ritorno, di se stesso, l’inno che invita a credere nel proprio sogno, ad esso segue il singolo Isolati, all’album oltre a Stefano Zarino hanno anche lavorato per la parte di produzione Paolo Burdese e Rossella Esse. Vastissima la cultura musicale di Roberto, cresciuto ascoltando De Andrè grazie a suo padre, ha studiato pianoforte da bambino , poi si è appassionato al rap ascoltando Jay-Z e i rapper della East Coast, ammira molto il modo di scrivere di Kendrick Lamar oltre che gli Articolo 31 degli inizi ma è conoscendo lo stile di rapper come Ghemon, Hyst e Kiave che gli si sono aperte le porte di un genere che lo rappresenta maggiormente , ha lavorato come redattore di articoli musicali per una web rivista, ha preso lezioni di canto perché: "Rappare non è esattamente come parlare anche se molti lo credono e la voce deve essere comunque impostata in un certo modo per essere gestita” e ora ha cominciato a collaborare anche come autore per altri artisti della scena più pop (piccola anticipazione), ama scoprire cosa c’è dietro un artista famoso anche attraverso le interviste (adora il David Letterman Show), ama le sfide, superarsi, sta perfezionando la tecnica dello storytelling musicale ed è un po’ refrattario alle dinamiche dei social network. Imbocchiamo un discorso interessante, quello della differenza tra ispirazione ed emulazione, quest’ultima troppo presente oggi in tutti i generi purtroppo:
“Non ho nulla contro i pezzi leggeri che fanno rilassare, come la trap ad esempio, quello che non comprendo è come possano essere tutti uguali, purtroppo quello che vedo, anzi che sento è che un pezzo trap italiano suona esattamente nello stesso modo di uno più famoso americano o francese e questo mi dispiace, l’ispirazione è un’altra storia invece, è quella che fa si che tu artista produci qualcosa di totalmente diverso da quello che ti ha portato ispirazione, penso si possa ascoltare anche musica classica e lasciarsi ispirare producendo un risultato rock ad esempio, la musica però è ancora una volta lo specchio della società che viviamo”. A settembre invece uscirà qualcosa di nuovo dalle influenze più rock ma anche elettroniche. In attesa di ascoltare le novità vi allego il video di Robert The Biro, il singolo di presentazione dell'artista che ha segnato la svolta.
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Roberta Tetto