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De Gregori al Gru Village: pura poesia tra passato e presente

Un’atmosfera di pura poesia quella che si respira durante la settima data del Gru Village Music Festival martedì 17 Luglio, quella che ospita il grande Francesco De Gregori che fa tappa a Grugliasco per il suo Tour 2018 per proporre il suo ampio repertorio musicale dai classici fino agli ultimi successi più qualche chicca.

E la poesia è ciò che lega i ricordi e le emozioni delle tante persone presenti sotto il palco, diverse generazioni dalle giovani coppie, ai gruppi di amici di tutte le età, c’è chi l’ha scoperto di recente e chi è fan da sempre, ragazzi a cui la passione per la sua musica è stata tramandata dai genitori, c’è chi le conosce tutte e chi solo qualcuna, in ogni caso tutti nutrono grande ammirazione e rispetto per il “Principe” perchè rappresenta in qualche modo la storia della musica italiana.

“I gioielli nascosti” li ha definiti il cantautore romano quei pezzi semi sconosciuti e raramente eseguiti dal vivo a cui ha voluto dedicare spazio per il suo ultimo tour, inoltre si tratta della prima volta in Italia con la nuova formazione che è invece già stata rodata lo scorso autunno per il tour in Europa e Stati Uniti e che vede Guido Guglielminetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte.

Ma passiamo alle emozioni, sia quelle raccolte dalle persone sedute sul prato poco prima che iniziasse il concerto che quelle avvertite durante l’esibizione.

Non mi definisco una fan ma lo apprezzo molto, ho colto l’occasione della vicinanza per poterlo coonscere meglio” mi racconta Federica Rosanò.

Mi piace la bella musica cantautorale e soprattutto essendo allenatore di calcio faccio sempre ascoltare il brano La leva calcistica della classe ’68 ai miei ragazzi ad inizio stagione per motivarli ed ispirarli” mi racconta invece Denis Cannavina.

Marina e Maria Rita pensano che quello che le ha fatte innamorare della sua musica è la sua capacità di raccontare con profondità, dei testinon banali che lasciano il segno, per Mario De Falco e la sua ragazza era la prima volta ad un suo concerto ma comunque un ricordo di una passione di famiglia.

Un insieme di ricordi d’infanzia e adolescenza per le generazioni oltre gli anta e una piacevole scoperta da parte dei più giovani, insomma.

Quando cala il buio e il Principe fa il suo ingresso sul palco con il suo immancabile look cappello e occhiali accompagnato dai suoi musicisti i mille e più occhi del pubblico si incollano sul palco e da lì non si muovono, sembrano ascoltare più che guardare, perdersi nelle note.

Roberta Tetto

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