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“L’urdema vota” di Nello Fiorillo.


Nome: Nello. Cognome: Fiorillo. Età: 28 anni. Segni particolari: cantautore napoletano.

Potrebbe iniziare così oggi, con queste risposte, un ipotetico casting del “giovane esperto” cantante che ho intervistato.

Ma procediamo per ordine.

- Ciao Nello. Come e quando nasce artisticamente Nello Fiorillo?

“Musicalmente nasco nel 2006, quando casualmente Luca Sepe ascoltò la mia registrazione del brano di Gigi Finizio “A modo mio”, su My Space, che allora era il social in voga tra i musicisti.

Iniziò così la collaborazione con Luca Sepe, tramite il quale conobbi Marco Anzovino col quale scrissi i miei primi singoli.

Nel 2008 l’uscita del mio primo disco, scritto, musicato, arrangiato e prodotto da me. Artisticamente invece nasco qualche anno prima ancora, con esperienze al cinema, in teatro e come autore per altri cantanti.”

- Il brano di Finizio è stato un episodio casuale o è stato lui un tuo modello artistico?

“Gigi è stato un artista da seguire, anche e soprattutto perché nasco come suo fan e tra i fondatori del suo primo fan club ufficiale.

E’ stato un onore essere premiato proprio da Finizio per questi miei 10 anni di carriera discografica, il 30 dicembre a Sant’Antimo, con una targa fatta realizzare dal comune durante un suo concerto.

Essere premiato dal tuo idolo è un’emozione indescrivibile, ma già aver scoperto nel corso degli anni che anche lui apprezzasse la mia musica, quando ci siamo incontrati varie volte, significava per me aver raggiunto un obiettivo importante.

Perché lui era il mio modello, anche se durante questi 10 anni poi ho cercato anche altre contaminazioni artistiche.”

- Quindi musicalmente dove pensi ti porti e in che genere?

“Fino a qualche anno fa scrivevo ed interpretavo canzoni in italiano per raggiungere un contratto con una major a livello nazionale.

In questi ultimi anni ho scoperto che la mia major, il mio Sanremo (sfiorato due volte, attraverso Sanremo Giovani) è la mia città, cioè Napoli, nella quale sono tornato ed anche musicalmente ho cercato di iniziare a scrivere e cantare in napoletano, per dimostrare che si può fare musica napoletana in un modo diverso da quello che spesso viene preso come stereotipo, anche nei temi.

Non esiste solo la malavita e il degrado sociale; spero che chi ascolti la mia musica scopra la parte poco evidenziata di Napoli”

- Quindi, in un certo senso, prendi le distanze dai neomelodici?

“Anche quando cantavo solo in italiano, perfino quando ho fatto Sanremo, sono sempre stato etichettato come neomelodico, cosa che a me non dava neppure fastidio, perché non ha per me un significato dispregiativo.

Solo che media e stampa nazionale intendono per neomelodico, come ho già detto prima, i cantanti del genere malavitoso, dei clan, ecc..

Io (come anche qualche altro artista per fortuna) ho solo cercato di dimostrare che a Napoli si può parlare nelle canzoni di qualsiasi tema così come in qualunque altra città d’Italia.

Così come prima cantavo l’amore in italiano così ora lo faccio maggiormente in napoletano, anzi preferendolo.

Gli ultimi singoli e i progetti futuri procedono in questa direzione.

Un tempo scrivevo l’intero disco in italiano e magari qualche singolo brano in napoletano.

Oggi, trattando gli stessi temi, sto realizzando un album in napoletano con qualche canzone in italiano.”

- So che stai preparando il prossimo lavoro discografico e proprio in questi giorni è uscito il brano “l’urdema vota” sugli store ed il videoclip ufficiale.

“Sì, è un brano a cui tengo particolarmente, perché è un’altra mia scommessa. Ho sempre cantato solo canzoni scritte da me, non volendo mai accettare brani di altri autori, mentre questo brano è firmato anche da Ciro Renna, giovane autore ma che ha già alle spalle successi importanti per cantanti napoletani come Alessio e Franco D’Amore, per citarne qualcuno.

Dopo i successi dei miei ultimi brani “Chi si?” e “Nnammurato ‘e te” ho deciso di investire su questo singolo che farà da apripista al nuovo album che uscirà in autunno e raccoglierà tutte le idee sviluppate in questo periodo di silenzio. L’urdema vota racchiude in pieno il senso artistico in cui mi rivedo attualmente e penso sia veramente un bel brano.”

- Hai già qualche idea sul titolo del nuovo album?

“No, anche perché il titolo lo decido sempre alla fine, cercando un filo conduttore dei brani. Solitamente addirittura uno o due giorni prima di stamparlo, facendo impazzire i miei grafici.”

- Ma “L’urdema vota” è realmente l’ultima o al contrario segna un nuovo inizio?

“In effetti è voluta questa cosa, mi piace giocare un po’ sul contrasto e l’ambiguità del significato di una parola, una frase. L’urdema vota non è mai l’ultima in fondo, come hai detto, che sia riferito al cantare, all’innammorarsi, o come nella storia d’amore della canzone per riprovarci ancora.

C’è quindi questo binomio assurdo in cui lui parla alla ragazza di ultima volta, ma per implorarla che non lo sia.”

- In bocca al lupo per tutti questi progetti che ci hai esposto. Grazie Nello.

“Grazie a voi ed un saluto a tutto lo staff ed i lettori di ModerNews. Alla prossima.”

Francesco Franzese in arte Francois

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