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Alla Certosa di San Giacomo di Capri i 60 anni di carriera di Peppino di Capri

Nella notte di San Lorenzo si è svolto l’atteso concerto di Peppino Di Capri per festeggiare i sessant’anni della sua brillante carriera musicale.

Gran soirèe con l’inconfondibile voce del compositore caprese protagonista nella splendida location della Certosa di San Giacomo.

Un live talk nella magica cornice del Chiostro grande: sul palco il direttore artistico Remigio Truocchio, insieme all’amatissimo artista, ha ripercorso i successi del grande cantautore accompagnati dai mutamenti delle mode e dei costumi nella società italiana.

L'evento è stato organizzato dal polo Museale della Regione Campania insieme a Federalberghi Isola di Capri e dalla Città di Capri con il supporto del Porto Turistico dell'isola.

Emozionato, alla viglia dell'evento, Peppino Di Capri aveva dichiarato: “Sono orgoglioso per il traguardo raggiunto. Ricordo con soddisfazione, prima di diventare Peppino di Capri, la gavetta fatta proprio a Capri nei locali notturni dell’isola. Quei momenti passati in attesa del successo, sono stati forse i più belli, quelli che mi rimangono più dentro, legati alla Capri degli Anni Cinquanta. Questa isola magica mi ha plasmato, formato pure come carattere anche se sono rimasto sempre abbastanza timido. Non prevedevo così tanto, ho sognato un fine carriera decoroso ma non che arrivasse fino a tanto.

Quella di Venerdì sarà una serata speciale nel senso che toccherò tutte le tappe della mia carriera, step by step, dal vintage alle canzoni classiche napoletane, dal twist fino ai giorni nostri. Sarà un bel viaggio attraverso questi sessanta anni di carriera nella cornice magica della mia Certosa di San Giacomo”.

Un Peppino Di Capri, vera icona della musica italiana nel mondo, sensibile anche alle recenti vicende isolane ed al mutamento del turismo sull’Isola azzurra, che ha commentato in un’intervista questa estate particolare, in cui anche la Dolce Vita sembra essere un lontano ricordo, legato a tempi memorabili in cui le star soggiornavano con stile pacato.

“Siamo entrati in fase così caotica che sarà difficile uscirne. Dovremmo tornare alla tradizione su tutto, su ogni questione, per trovare una via d’uscita”.

Questo è il commento alle recenti peripezie sugli abusi edilizi.

Ma il declino di Capri, non è solo nella questione abusivismo.

“C’è chi ha scoperto che Capri è tutto. feste, matrimoni, droni: qualsiasi cosa venga in mente deve essere fatta qui.

È troppo.- ha detto l’autore di Champagne e Un grande amore e niente più – Capri è cambiata, ma in modo tale da non essere più se stessa, anche perché si tende a voler imitare altre località famose, spesso anche male, stentando nelle imitazioni”.

Peppino Di Capri rimpiange l’isola semplice, quella dell’artigianato e del profumo di cuoi dei sandali, contrapponendola al caos commerciale, che funesta i locali capresi, bacchetta il turismo di massa, mordi e fuggi, che racchiude l’esperienza sull’Isola azzurra in uno scatto per Instagram.

“L’isola non l’hanno conosciuta affatto, non ne hanno respirato i profumi, non hanno ammirato un tramonto alla piazzetta delle Noci, restando senza parole per la bellezza, come succede ancora a me dopo tanti anni.”

L’amata Capri è diventata per il cantautore troppo affollata: “25mila sbarchi sono davvero eccessivi, a volte impiego più tempo per percorrere il molo che per fare la traversata in aliscafo”.

Fancesco Franzese in arte Francois

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