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Il peperone e la canapa: protagonisti indiscussi della 69° Sagra del peperone


Per il primo, il peperone di Carmagnola, non ci sono dubbi è il prodotto d’eccellenza del territorio, premiato e riconosciuto a livello internazionale, la seconda,, la canapa, è stata una riscoperta degli ultimi anni, benché come produzione e coltivazione sia ben più antica del peperone.

Non tutti sanno che a Carmagnola esiste anche un museo della canapa.

Durante Peperò 2018 i due prodotti l’hanno fatta da padroni primeggiando negli stand gastronomici e non solo.

L’avreste mai detto che esistesse un profumo al peperone?

Lo Stand di Donna Porcellane ci ha stupito con il suo “Elisir di peperone” il loro cavallo di battaglia studiato apposta per la sagra ma acquistabile in negozio tutto l’anno, si tratta di un profumo per ambiente disponibile nelle quattro versioni del peperone carmagnolese: quello quadrato caratterizzato da note dolci alla peonia, viola e pesca, quello lungo più frizzante, il trottola con aromi di arancia e cannella che ricordano la cottura al forno e infine il tomaticot fresco e a base di lime.

L’Agrigelateria Sanpè di Poirino ha invece creato il gusto gelato al peperone (non amo particolarmente l’ortaggio ma l’ho trovato buonissimo e cremoso) che si sposa benissimo con il fiordilatte e con il cioccolato e che è stato un successo anche tra i più scettici, il gusto è stato creato con una base di latte, peperone, un pizzico di peperoncino e aggiustato con la carota, mix perfetto.

C’è chi al gelato preferisce la granita e anche costoro sono stati accontentati dalla gelateria Il Pinguino di Torino che oltre ai classici prodotti siciliani propone le famose granite (anche con panna) tra cui spicca quella fresca al peperone, un’attività ventennale quella di Vincenzo Pace che non teme rivali in confronto, da cinque anni presente alla sagra del peperone riscuote sempre molto successo, i suoi sono prodotti artigianali come le mandorle che arrivano direttamente dal sud e vengono poi lavorate dalle sue mani.

Prima di passare alle altre prelibatezze gastronomiche ci tengo a parlarvi di due stand presenti all'interno del capannone degli Antichi Bastioni interamente dedicato alla canapa, con conferenze, dibattiti e vendita di prodotti, tutti gli stand presenti sono stati invitati dall'AssoCanapa-coordinamento nazionale per la canapicoltura.

Ho avuto l’occasione di assaggiare la delicata birra alla canapa dal nome latino Canapea Aurea (birra bionda alla canapa), così come tutte le birre proposte dal Birrificio Caligola di Ceresole D’Alba, una novità degli ultimi anni che sta avendo particolare successo con il pubblico di tutte le età, proprio perché le loro birre, che hanno come punto di riferimento la scuola belga, sono preparate apposta per accontentare un po’ tutti i gusti.

Il sapore della canapa si sente in effetti e rende la birra particolarmente aromatizzata.

Vicino a loro uno stand dedicato al cioccolato propone da circa un anno l’abbinamento cioccolato/canapa e mi fa assaggiare il canapotto, la versione speziata del gianduiotto torinese disponibile anche nella versione ovetti e sotto Pasqua versione uovo di Pasqua utilizzato anche per stupire con sorprese ad hoc.

Loro si chiamano la Cabossa e sono di Torino, nati poco meno di un anno fa, puntano su una piccola produzione di qualità, utilizzando cioccolato del sud america e sia le inflorescenze che i semi della canapa per alcuni prodotti.

Marco Magnano, il titolare mi racconta di come la canapa sia stata un'ottima scelta perché sempre più persone ne stanno apprezzando le proprietà nutritive (omega 3 e omega 6) e gli utilizzi vari nel campo tessile e non solo.

Tornado agli altri stand (perché la sagra non è solo peperone ma è un grande street food di qualità) nella centrale Piazza Sant'Agostino a pochi metri dal palco delle esibizioni e sul quale domenica sono state premiate le aziende agricole vincitrici del concorso per il peperone più pesante nelle varie categorie, si trova la Pasticceria Sessa giunta addirittura da Napoli, Ottaviano, per la precisione, che espone i suoi dolciumi in vetrina.

Il loro cavallo di battaglia è sicuramente la sfogliatella napoletana per cui sono famosi in tutta Italia e Europa visto che l’attività ereditata e arrivata alla terza generazione dal 1930 è itinerante per sagre e manifestazioni ormai da sei anni, il loro punto di forza è sicuramente il sorriso e il calore con cui lavorano ed accolgono il pubblico.

Ancora di dolci parliamo in un certo senso parlando di miele, l’Apicoltura Bechis di Castelnuovo Don Bosco ormai da quattro generazioni produce miele di pianura ma anche di montagna con miele di rododendro, castagno e tiglio, tra gli altri mieli particolari quelli di ciliegio e di coriandolo, coltivato solo da pochi anni dal momento che è presente nelle nostre zone da pochissimo

tempo.

Il Diamante verde dell’Etna direttamente dalla Sicilia, per la seconda volta alla Sagra, ci propone degustazioni del loro diamante verde di Bronte, il pistacchio, proposto in creme spalmabili, liquori e gelati.

E' il terreno vulcanico ad essere particolarmente favorevole alla coltivazione di questo diamante, un prodotto certificato DOP da provare.

Dopo tanto dolce ci vuole un digestivo ma non il solito, se pur buono limoncello, meglio un mentorino, la straordinaria idea di creare un’alternativa torinese al limoncello è venuta in mente alla Liquori Serale, azienda produttrice di liquori e alcolici di ogni tipo tra cui il Bicerin.

Il mentorino è un digestivo buono e fresco creato con alcol, zucchero e foglie di menta, nient’altro, e sono dieci anni ormai che sta avendo un crescente successo nel territorio, ma per la sagra i produttori hanno voluto superarsi e creare il liquore al peperone che ho assaggiato e trovato davvero unico.

Passiamo ora alle patate ripiene con diversi gusti delle Fonderie Ozanam che oltre alle patate propongono anche polpettine di verdura e spiedini di nergi ricoperti di cioccolato e granella di nocciole, dolci vari, miele e frullati.

Infine concludiamo con la carne, quella di bufala proposta dall'Azienda agricola Sbaffalo di Caraglio che possiede parecchi allevamenti di bufala, l’elemento base per la produzione del latte e delle carni che hanno deciso di proporre da una decina d’anni a questa parte girando per gli eventi enogastronomici (saranno presenti anche al Salone Del Gusto 2018).

La loro specialità, oltre alla qualità, sono gli abbinamenti derivanti da varie collaborazioni con fornitori artigianali come la gelatina di birra, prodotta dal Birrificio Madama, che accompagna la salamella di bufala.

E che dire del loro mitico panino Sbaffalo? Il massimo!

Infine dei carmagnolesi doc, i Macellai della Garavella (Burzio, Romero, Bertero, Abrate), che si sono uniti e sono l’unico stand presente nella piazzetta Garavella, proprio per valorizzarla e soprattutto promuovere il suo più famoso simbolo, la Chiesa della Misericordia la cui facciata è in ristrutturazione, considerano la piazza il cuore della città, loro che hanno le loro macellerie lì attorno nel raggio di cento metri l'una dall'altra.

Specialità per la sagra sono gli abbinamenti tra hamburger e peperone, salsiccia e peperone, tagliata con la peperonata e poi esulando dal peperone troviamo la salsiccia di giora e la battuta al coltello.

Ai carmagnolesi piace mangiare sì, ma anche ballare e così abbiamo incontrato anche un’altra scuola di ballo nascente, sorta un anno fa con l’idea di coronare un sogno di famiglia, unire le due passioni del figlio di Piera e Michele, ossia il ballo e la pizza, perché all'interno della scuola Movida Circolo ASD è presente un’area pizzeria a disposizione dei clienti.

In questa giornata hanno avuto ospite Max Salsa Pura che ha animato la serata sotto i portici, in consolle dj Cuba Libre Gaetano Gamuz e infine lo showman Johnny Hernandez Machado e la sua energia.

Ricordiamo anche la giornata a scopo benefico del 29 settembre nella sede di Movida in Via Bergamina 16 in ricordo della piccola Bea, sarà una giornata all'insegna di balli il cui ricavato verrà devoluto proprio agli Amici del mondo di Bea Onlus.

In questa domenica 2 settembre si è svolta anche la celebre sfilata in maschera guidata da Re Peperone e la Bela Povronera (Lorenzo Piana e Karin Borga) per tutto il centro storico della città seguiti da personaggi storico/folkloristici preceduta dal discorso del sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio.

Galleria Fotografica a cura di Alessandro Sacchi:

Roberta Tetto

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