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Valerio Liboni, l'Arte


Domenica sera al ristorante Cuore Matto di Settimo Torinese mentre andavano in scena le audizioni di Bravissima si è esibito il grande Valerio Liboni

Cinquant’anni di carriera, è una leggenda vivente della musica italiana, da sempre su un palco ha coniugato con le note la sua vita.

Il padre l’indimenticabile Gianni Liboni iniziò la carriera nell’avanspettacolo, spalla di Erminio Macario, Valerio invece di dedicarsi al teatro, si dedica alla musica e dopo poco tempo arriva all’immenso successo di Pop Corn con la Strana Società, la sua carriera continua come batterista dei Nuovi Angeli dove incide celeberrimi brani, dopodiché diventa autore e produttore di grandi artisti e cantautore, ancora oggi con la sua musica infiamma il pubblico di tutto il mondo.

Valerio mi dedica qualche minuto del suo tempo, ho modo di conoscere sua moglie Noelvis e suo figlio Gianmarco

Si descriva:

“Sostanzialmente io sono un sentimentale, mai cinico, credo nell’amicizia e nell’amore e sono artista completo con cinquant’anni di carriera”.

Come ha vissuto la sua carriera?

“In modo splendido. Ho iniziato nel 1968 con i Ragazzi del Sole, poi ho fondato la Strana Società, e infine i Nuovi Angeli. Dopo sono iniziate nuove collaborazioni, soprattutto autoriali (Fiorella Mannoia, Macario, la sigla di Sanremo con Pippo Franco) e grazie alla mia musica ho eseguito concerti in tutto il mondo”.

Qual è stata la sua più grande soddisfazione?

“Aver scritto insieme a Silvano Borgatta 'Ancora Toro', l’inno ufficiale del Torino FC. Mi ha dato gioia immensa, è un brano potente che evidenzia in tutto e per tutto le caratteristiche del tifoso granata”.

Qual è la strada giusta per diventare un buon artista?

“Lavorare, lavorare e lavorare! Imparare, suonare e sacrificarsi e soprattutto essere onesti con se stessi”.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sto preparando un album in vinile “questa è la mia vita” collaborando con Guido Guglielminetti Silvano Borgatta e Marco Bonino dove ci saranno 6 pezzi importanti del mia carriera e 4 pezzi nuovi.

Sto inoltre preparando il terzo libro dove racconterò la storia di due persone proiettate nel futuro che ritornano nel passato, al giorno della Strage di Superga.

Ha viaggiato molto?

Si sono stato in mezzo mondo e da ogni esperienza ho appreso qualcosa. Sono un cacciatore di storie. Qualche paese mi manca, non sono mai stato in Russia.

Cosa farà il prossimo anno?

Il prossimo anno conto di ritirarmi e di trasferirmi all’Havana, alla terra di origine di mia moglie, di aprire un chiringuito (un chiosco) sulla spiaggia di Playa del Este a L'Avana de Cuba, dove servire birra ghiacciata e piatti italiani ai turisti. Un posto bellissimo immagino la scena mia moglie che cucina, mio figlio che gioca a pallone ed io che servo a tavola e intrattengo gli ospiti con qualche canzone”.

Verso la fine della serata Liboni si esibisce in tre successi e il pubblico canta i suoi pezzi, energia pura

Alessandra Bagini

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