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Trappola per topi, il più celebre giallo di Agatha Christie torna al Teatro Erba

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Vero e proprio “caso” letterario e teatrale del nostro secolo, Trappola per topi è presentato da Torino Spettacoli in un’edizione da record, capace di registrare il “tutto esaurito” da venti stagioni.

La commedia gialla di Agatha Christie è diretta da Piero Nuti e affidata all’interpretazione della Compagnia Torino Spettacoli dal 18 Dicembre al 6 Gennaio al Teatro Erba di Torino. La scena è firmata da Gian Mesturino e le musiche da Bruno Coli.

Era il 25 novembre 1952 quando lo spettacolo vide la luce del debutto: Sir Winston Churchill era Primo Ministro in Inghilterra… nei suoi 66 anni di repliche ininterrotte a Londra, Trappola è stato visto da oltre undici milioni di spettatori; lo spettacolo è stato rappresentato in 45 Paesi e tradotto in 24 lingue.

Un successo da Guinness, per Agatha Christie, creatrice stupenda di un marchingegno teatrale che si dipana con stupefacente armonia e dove humour e suspense si fondono magicamente, per un unanime riscontro di pubblico e critica: “Un thriller classico veramente divertente” (Sunday Times); “Il mistero è tenuto vivo magistralmente fino all’ultimo istante” (Daily Mail); “Che eccezionale maestra di cerimonie criminali è Agatha Christie! E’ come una padrona di casa che serve cicuta a un cocktail party.” (Evening Standard); “Un classico tra i thriller” (Observer); “Il più astuto mistero d’omicidio del Teatro inglese. Penso che Trappola per topi potrebbe andare in scena per sempre” (Daily Telegraph).

I personaggi di Trappola, autentici, quotidiani e al tempo stesso “inaspettati”, hanno da nascondere -o da nascondersi- qualcosa. Li vediamo muoversi nel salone di Monkswell Manor, isolati dal resto del mondo da un’improvvisa tempesta di neve; ognuno porta con sé un microcosmo curioso e inquietante…

“Starà almeno un mese?” pare abbia detto Agatha Christie a chi l’aveva convinta a trasformare in commedia Tre topolini ciechi, un suo racconto dell’immediato dopoguerra...

Roberta Tetto

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