M.A.C. : cantautorato italiano dai toni cupi e sinceri
Mario Alessandro Camellini, in arte M.A.C. è un giovane cantautore di Modena che compone e suona da molti anni dopo aver studiato pianoforte al conservatorio ha di recente pubblicato il suo primo album in studio dal titolo Un pianeta su nove, uscito per l'etichetta Private Stanze Dischi.
Si tratta di una sorta di greatest hits, o meglio, di una raccolta dei suoi più significativi brani che gli hanno permesso di approdare a questo traguardo.
Un'anima sensibile e dal forte vissuto, un amante del prog anni '80, dei Pink Floyd ma anche di gruppi della scena italiana quali Il Teatro degli Orrori, gli Zen, I Baustelle ecc..
Nella sua musica trasmette tutta la malinconia della sua anima senza celarsi dietro falsi sorrisi e senza cercare di accontentare i gusti dei più, l'autenticità si può dire che sia il fulcro del suo approccio musicale e dei suoi contenuti, seppur spesse volte cupi e ostici, non sempre c'è un lieto fine ed è bene che qualcuno lo dica e lo canti.
Il senso di amarezza nei suoni è data dalla linea di piano che fa da pavimento per tutte le sonorità più o meno melodiche, il cantato è quasi un parlato, affannoso ma sincero.
Il singolo d'esordio è Livore dal ritmo incalzante e piuttosto rock, che ricorda un po' Tricarico nel mood e nell'uso cadenzato della voce, che a tratti sussurra, sentenzia a tratti urla.
Il disco, composto di otto brani, vede la collaborazione di importanti nomi quali Nicola Manzan, che ha curato la parte strumentale suonando i violini; gli arrangiamenti e la produzione artistica totale è affidata invece a Luca Spaggiari che ha fortemente creduto in questo progetto che è stata una scommessa.
Pronto a farsi strada nella giungla della musica italiana e a guadagnarsi il suo spazio, lontano dai tormentoni estivi, dall'onda rap/trap e persino dallo sdoganato romanticismo italiano, MAC è in cerca di nuove date per mostrare il meglio di sé nelle situazioni live , sempre molto intense ed emozionanti.
Intanto sarà ospite il 25 Gennaio di Radio Kaos a Roma.
Roberta Tetto