Intervista ad Enzo Pellegrino
Oggi vi lascio l'intervista di Enzo Pellegrino di Ballando Web Radio
Com'è nata la tua carriera?
La mia carriera è nata 40 anni fa, poco più che bimbo uno speaker radiofonico senti una mia registrazione fatta per gioco (in audiocassetta), era la canzone Angeli Negri di Fausto Leali, chiese ai miei genitori di poterla usare come colonna sonora della sua trasmissione e da lì mi iscrisse ad una serie di concorsi canori…..e da lì ho iniziato una delle più belle emozioni della mia vita, a 15 anni ero il cantante bassista dell’orchestra italiana più giovane ,Ho cantato in orchestre da ballo ed in gruppi che suonavano la dance, ho cantato alla corte del grande Mike Bongiorno e tanto altro (40 anni sono veramente tanti anche se mi sento un ragazzino)
Come l’hai vissuta?
Ho vissuto il tutto meravigliosamente bene , cantando mi sentivo e mi sento tuttora a casa , ovviamente da ragazzo coltivavo speranze di successo e spesso bruciavo le emozioni trasformandole solo nell’ansia di dover arrivare a chissà dove , oggi devo dire che mi sento consapevole di ciò che faccio e mi godo ogni istante che precede e che vivo cantando ……
Qual è stata la tua più grande soddisfazione?
Diventa difficile trovarne solo una, la musica ed il cantare mi ha riempito la vita di soddisfazioni, devo dire che i momenti meno soddisfacenti ce nè sono stati comunque superati….. comunque né citerei un paio , anno 1980 partecipo ancora 14enne al festival di Sanremo giovani (evento collaterale del festival stesso, al Casinò di Sanremo) , partecipai con un brano di Toto Cutugno (Voglio L’anima) e lo vinsi con complimenti di Toto che nello stesso anno vinse il festival con “Solo Noi”
E poi la produzione di un CD contenente 12 tracce Cantate da me e scritte da artisti che hanno partecipato alla trasmissione Emotion In The Voice , il tutto finora ha avuto una buona distribuzione portando anche del denaro ad alcune associazioni Onlus tra le più importanti d’Italia che mi hanno supportato in questo progetto….
Qual è la strada giusta per diventare un buon artista?
Sapendolo lo sarei diventato…. A parte la battutaccia , credo che per diventare un buon artista bisogna sicuramente coltivare le proprie qualità , bisogna essere pronti ad affrontare sacrifici a go-go , nel caso del canto bisogna studiare con validi insegnanti, per fare una similitudine non puoi avere una Ferrari ed utilizzarla con le gomme della 500 mettendo gasolio invece che benzina, bisogna studiare studiare e studiare e vivere la propria voce , la natura potrebbe averci donato un qualcosa di incredibile , ma bisogna averne cura, poi bisogna cercare di vivere le proprie emozioni sempre con sincerità, divertendosi senza avere come obbiettivo il successo, questo se deve arrivare arriva (la fortuna a volte aiuta)
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho iniziato questa nuova carriera radiotelevisiva con il mio format EMOTION IN THE VOICE, dove intervisto e faccio conoscere artisti più o meno conosciuti che meriterebbero di avere più spazio nel mondo della musica, con la redazione di questo programma stiamo costruendo un programma televisivo che potrebbe aiutare chi non dispone della fortuna , del denaro e delle conoscenze del caso, ma che ha del talento intrecciato alla forza di credere in se stessi .
Hai viaggiato molto?
Il mio lavoro mi ha fatto girare veramente tanto l’Italia in lungo e largo, ho avuto modo di conoscere posti meravigliosi e persone incredibili, modi di vivere la musica bellissimi, (negli ultimi 8 anni ho conteggiato qualcosa come 950.000 km), infatti questo mio viaggiare tanto è stato spunto per la creazione del mio ultimo album “Vivere Viaggiando” dove abbiamo raccontato le situazioni che si incontrando appunto viaggiando , sicuramente l’amore, le disgrazie naturale, famiglie che hanno situazioni difficili in casa (malattie o disabilità), coppie che si dividono, insomma storie di tutti i giorni di tutti noi.
Cosa farai prossimamente?
Avrei un progetto che vorrei far venire alla luce , vorrei preparare uno spettacolo musicale con la scusa del mio quarantesimo anniversario di palco interagendo con alcuni artisti che hanno fatto parte del mio percorso musicale , cantare con tutti con una orchestra alle spalle che suona dal vivo, una specie di Enzo and Friend’s , ovviamente tutti i proventi andrebbero in beneficenza
Perché fai questo mestiere?
Perché probabilmente malgrado i sacrifici personalmente necessito di raccontarmi, mi riesce più facile cantando , mi rendo conto che i miei umori e le cose più difficili da dire vengono più facili da dire così ,sperando di lasciare un’impronta nella quale qualcuno mi possa ricordare seguendo i miei passi , le mie ansie , le mie passioni e le mie emozioni.
Alessandra Bagini