intervista allo stilista Fabio Porliod
Alla conferenza stampa di Barolo Fashion Show al Golden Palace Hotel ho avuto modo di conoscere lo stilista Fabio Porliod
Buongiorno Fabio è un piacere incontrarti, racconta ai nostri lettori la tua storia ? Mi chiamo Fabio Porliod, sono uno stilista di 34 anni e vivo ad Aosta.
Come è nata la passione? Sono nato e cresciuto in mezzo alle macchine da cucire in quanto ho alle spalle 4 generazioni di sarti. I miei nonni materni e bisnonni avevano un atelier di moda a Parigi già negli anni 60, poi una volta trasferitisi in Italia i miei nonni hanno continuato questo lavoro che hanno tramandato a mia mamma ed io quindi mi sono appassionato già da piccolo quando passavo le giornate in atelier. Fin da ragazzino mi divertivo a disegnare e poi creare abiti per mia sorella minore.
Hai iniziato ad organizzare eventi di moda? Crescendo ho iniziato ad organizzare eventi di moda e concorsi di bellezza, fino al punto in cui ho deciso di creare qualche abito da far indossare alle miss partecipanti a questi concorsi. Dopo la prima sfilata con i miei abiti sono stato contattato per un'esposizione dedicata agli stilisti emergenti a Milano durante la settimana della moda. Mi sono trovato a dover creare un marchio,un logo, un sito, delle foto in pochissimo tempo e da lì ho iniziato a pensare al mio futuro come stilista.
Si può dire che è nato tutto per gioco? Si, il tutto è nato quasi per gioco nonostante io disegnassi e cucissi già da anni. Il mio marchio nasce nel 2012.
Come prendi ispirazione? Spesso prendo ispirazione dai miei viaggi, altrimenti dalle mie emozioni. Una delle collezioni per me più importanti è un misto di queste due cose. Régine, collezione ispirata a mia nonna (che mi ha tramandato questa passione e che ci ha lasciati quasi 3 anni fa) e alla sua città natale che io amo molto: Parigi. Una collezione di haute couture che sento davvero tanto mia. Altre collezioni sono state ispirate da viaggi che ho fatto in Madagascar, piuttosto che a Dubai o Ibiza, e tanti altri perchè viaggiare apre la mente e libera lo spirito.
Che emozioni provi quando crei le tue collezioni? Quando creo provo qualcosa che è difficile da spiegare, un misto di emozioni e di carica. Posso esprimere quello che sento e provo attraverso le mie creazioni senza dover sottostare a nulla e questo è fantastico. Io non voglio seguire la moda del momento mentre creo ma voglio che la gente percepisca le mie emozioni e che questo faccia sì che io possa creare la mia moda.
Quali sono i tuoi progetti? Ho diversi progetti nel mio futuro. Appena un anno fa ho allargato le mie creazioni anche ad una linea di profumi per lui e per lei, e diciamo che nel futuro ho in mente di fare anche altro. Sono stato invitato a diversi eventi ma ancora non posso svelare nulla. Posso però anticipare che in collaborazione con altre persone sto cercando di organizzare un evento nella ville lumière con un risvolto sociale proprio durante la Parigi fashion week di settembre: portare in passerella con le mie creazioni solo modelle amputate perchè una donna ha diritto di sentirsi tale sempre.
Qualcosa che ti ha gratificato?
Una cosa che nel mio percorso mi ha gratificato è stata quella di vestire alcune donne dello spettacolo, ma cosa ancora più gratificante è avvenuta qualche mese fa quando ho vestito la mia amica Giulia Cavaglià per la scelta a Uomini e Donne ed ora la vestirò nuovamente per la sua scelta da tronista.
Un'altra grande emozione è stata vestire la modella del Grande Fratello Audrey, che in primis è la mia migliore amica.
Nella mia carriera ci sono già state tante cose che mi hanno gratificato: ho avuto la possibilità di sfilare in tanti eventi in Italia e non solo: Montecarlo, Cannes, Parigi, Dubai
Qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno nel cassetto è quello di poter vendere la mia moda in giro per il mondo.
Alessandra Bagini