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Hoas Torino, History of a style presenta Tom Rebl e la sua collezione Street


Hoas (History of a style) è l’evento rivoluzionario che ha riportato la moda a Torino in modo totalmente gratuito e alla portata di tutti.

Torino è tornata a riappropriarsi di quel passato tessile che le apparteneva circa un secolo fa quando nascevano le piccole imprese tessili che lavoravano la seta e il cotone per comporre abiti per la nobiltà o quando negli anni ’60 del 1900 il Gruppo Finanziario Tessile era al massimo del suo successo.

Dall’dea di Domenico Barbano, imprenditore torinese, e dei suoi collaboratori tra cui Alex Pacifico, direttore artistico dell’omonima agenzia e Benny D’Emilio, titolare dell’agenzia Freestudio, nasce il nuovo format torinese completamente dedicato al fashion, visto e presentato a 360°.

Con molto piacere partecipo alla serata del venerdì dedicata allo stilista tedesco trapiantato in Italia Tom Rebl.

Nel pomeriggio ho occasione di intervistarlo nel dietro le quinte in una pausa dalle prove con i ragazzi.

Si respira un’atmosfera molto collaborativa e rilassata, i modelli e le modelle (tra cui spicca Stefano Sala che dopo lo show è stato letteralmente assalito dalle fans) sanno perfettamente cosa devono fare e si muovono a loro agio in una location particolare, quella della room multimediale delle OGR, Officine Grandi Riparazioni, fulcro di grandi eventi e punto di riferimento di più generazioni nel capoluogo sabaudo.

Tom Rebl si porta avanti e ha presentato ad Hoas la sua collezione STREET autunno/inverno 2019/2020 con l’estro che lo contraddistingue, uno stile all’avanguardia, distintivo appunto e provocatorio allo stesso tempo che rappresenta la sua visione del mondo, pieno di contrasti tra capi metallici, sfondi neri ma arricchiti da colori sgargianti tra cui spicca l’arancione nella sua tonalità più accesa, una collezione definita “genderless” ossia adatta sia al genere maschile che femminile e dalle linee fluide e comode.

Uno stile unico che non a caso è stato scelto da diversi personaggi del mondo dello spettacolo tra cui Ligabue, Gianna Nannini, i Green Day, Morgan, Justin Biener, The Kolors, i Negramaro, Emis Killa ecc.

Durante la giornata prima della sfilata gli ospiti hanno potuto ammirare nelle diverse rooms altri abiti dello stilista indossati da manichini e immergersi all’interno di un atelier di moda con la realtà virtuale ascoltando nel mentre le parole dello stesso Rebl sulla sua storia e sulla nascita del suo brand.

La prima edizione di Hoas è stata all’insegna del digitale e della multimedialità, ne è la prova la speciale tecnologia adottata dal team per trasmettere in diretta streaming su Facebook gli eventi principali delle giornate, che ricordiamo sono partite mercoledì 22 e si sono concluse domenica sera con il gran finale della sfilata Pignatelli dedicata agli abiti da cerimonia.

Lo spettatore assente fisicamente ha così avuto modo di seguire le sfilate immergendosi totalmente all’interno dello show comodamente collegato da casa e osservare ogni dettaglio spostando l’inquadratura con l’indice della mano per vivere una speciale esperienza a 360°.

La serata è stata presentata da Enrico Silvestrin con Jane Alexander come special guest e una grintosa Roberta Bonanno come ospite musicale sul palco con l’esibizione di The Best della mitica Tina Turner.

Presenti in sala tanti big dello spettacolo come Samuel dei Subsonica, Dolcenera, Arturo Brachetti e Andy dei Bluvertigo, dopo la sfilata la notte è proseguita con un lungo after party e dj set a cura di Paolo Noise e Pippo Palmieri dello Zoo di 105.

Oltre al grande ospite della giornata c’è stato spazio anche per i brand emergenti locali tra cui Urbanart di cui sempre l’ideatore è Domenico Barbano, con l’idea di creare qualcosa di diverso, qualcosa che non si trova in giro, a livello completamente artigianale, hanno un laboratorio creativo in Corso Vittorio Emanuele II composto da grafici, disegnatori, sarti, modellisti, stampatori ecc.

L’idea principale è quella di arricchire un capo e renderlo unico, come per esempio un jeans o un pantalone personalizzandolo con grafiche originali e dipinte a mano.

Per i capi hanno una linea di felpe, T-shirt in puro cotone, una linea di costumi da bagno e accessori come occhiali da sole e cappelli.

Molto attivi in zone marine come la Sardegna sono un’azienda molto sensibile anche sul piano sociale e sul concetto di sport e dello stare all’aria aperta; hanno collaborato con la Sigma di Cagliari che appoggia una squadra di bambini che giocano a calcio.

Un brand che piace molto ai giovani dai 25 anni in su e una squadra composta prevalentemente da giovani.

Incontriamo anche i due ideatori del brand Twicetonice ossia Stefano e Alessio che partendo da una semplice idea di disegnare sulle T shirt sono arrivati oggi ad avere la loro linea originale di capi con non solo magliette ma anche giacche e pantaloni e hanno ora all’attivo più di quaranta rivenditori tra nord e sud Italia.

Appassionati di musica, di conseguenza hanno voluto espandere il loro marchio tra cantanti e dj che vestono i loro capi tra cui Cosmo, Shade e Luca Agnelli.

Principalmente materiale made in Italy e talvolta prodotto anche all’estero proprio per il fatto che si tratta di un brand che si rivolge principalmente ai giovani e giovanissimi che spesso non hanno un salario adeguato per permettersi l'alta moda, gli stilisti desiderano quindi mantenere i prezzi accessibili a questo tipo di target, per questa primavera/estate presentano dei capi ispirati dallo stile waporwave, dai colori e dettagli come grafiche originali e appariscenti.

Alle 19.00 un folto pubblico si è riunito nella big room multimediale composta da ben 6 maxi schermi per la finale interregionale di Miss Mondo Piemonte-Liguria e Valle d’Aosta.

Infine alle 21.30 la sfilata che ha incantato un pubblico di quasi 1000 persone.

La passerella non è stata una semplice passerella ma bensì un percorso geometrico e minuziosamente studiato per permettere a tutti i presenti di ammirare gli abiti presentati e allo stesso tempo studiata per creare una coreografia scenica, dinamica e armoniosa.

Non una semplice sfilata quindi ma la storia di uno stile, History of a style.

Clicca QUI' per la video intervista a Tom Rebl.


Roberta Tetto

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