SPIME.IM: il nuovo album del collettivo che sperimenta tra virtuale e reale
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
SPIME.IM è il collettivo artistico che ha lo scopo di indagare, attraverso progetti transmediali, le estetiche e i linguaggi derivati dall’affermarsi della realtà digitale.
L’album «Exaland» sintetizza la realtà unendo l'espressione umana con le potenzialità tecnologiche, in un mondo virtuale infinitamente mutevole.
Le sette tracce sono caratterizzate da suoni taglienti, cristallini e da sovraccariche digitali, catturati in quei secondi senza peso su un volo parabolico.
Proprio come per i live show di SPIME.IM, questo album è un viaggio temporaneamente lineare attraverso uno spazio narrativo modellato da paesaggi psichedelici, colori sintetici, oggetti e forme diverse forme di vita.
Il termine «spime», coniato da Bruce Sterling, descrive la possibilità di tracciare un oggetto attraverso lo spazio e il tempo per tutta la durata della sua esistenza.
Accostando il suo concetto con «Io sono», SPIME.IM è l'essere che si intreccia tra l'artificiale e il naturale.
SPIME.IM usa la tecnologia, l’arte tridimensionale e la musica elettronica per tessere esperienze audio- video immersive, che esplorano i confini dell’identità, della corporeità e della percezione, in un mondo in cui il nostro doppelgänger virtuale assume una posizione sempre più intensa, protagonista e totalizzante.
Se l’Essere è dunque l’Oggetto di questo intrecciarsi tra il reale e il virtuale, diviene dunque possibile creare nuovi immaginari che si traducono in ambienti immersivi e spazi di narrazione in cui artificiale e naturale, scienza e umanità, immaginazione e realtà si compenetrano, dando vita a nuovi confini da esplorare, per sperimentare la coscienza di sé e di ciò che pur essendo invisibile agli occhi ci circonda ed influenza.
Roberta Tetto