Intervista a Nina Tauro, creatrice di meravigliosi cappelli
Alle OGR di Torino è andato di scena HOAS – History Of A Style una kermesse di eventi Fashion dove l’abito, l’arte e la manifattura sono stati celebrati in modo inedito e contemporaneo. Durante la serata del 25 maggio ho avuto modo di vedere esposti dei bellissimi abiti, ma anche dei meravigliosi cappelli. L'ideatrice è Nina Tauro, la conosco da anni e so quanta passione dedica alle sue creazioni... Ve la presento.
Ciao Nina è un piacere incontrarti. Racconta ai lettori di ModerNews la tua storia
Da dove e quando è nata la tua passione?
La mia passione è nata con me. Fin da piccola ho iniziato a cucire e ricamare, apprendendo da mia madre che era ricamatrice. Ho anche appreso presto a lavorare a maglia. Mi è sempre piaciuta la capacità di creare manualmente e questa passione non mi ha mai abbandonata.
Che cosa ti emoziona di più del Mondo della Moda?
Credo che attraverso la moda ognuno di noi possa esprimere personalità e carattere. La moda è costume e come tale da anche un quadro sociale dei tempi. Personalmente mi emoziona sempre il contatto diretto col pubblico, soprattutto quando presento una nuova collezione alle sfilate.
Quali esperienze ricordi con più piacere?
Le mie prime sfilate. Ne ricordo una di tanti anni fa, in Via Lagrange, organizzata dalla CNA, sotto una pioggia battente...che emozione... Devo dire però che è sempre un emozione che si rinnova a tutte le sfilate.
Viaggi molto per i tuoi eventi ?
Purtroppo meno di quello che vorrei.
Quali sono i progetti futuri ?
Non ho grandi progetti per il futuro perché tendo a vivere alla giornata, mi interessa continuare a fare quello che faccio perché mi piace. Spero di crescere sempre professionalmente, per me stessa e per le mie clienti.
Dal 7 al 9 giugno sarò presente ad Open District di Moncalieri To.
Qual'è il tuo sogno nel cassetto ?
Non so se si può considerare un sogno nel cassetto ma mi piacerebbe poter entrare nel mercato europeo e poter far conoscere le mie creazioni ad un pubblico più ampio.
Alessandra Bagini
