Varvara, la notte. Sabato 23 novembre 2019 Bunker, Torino
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
«... è ancora buio... C'è qualcosa che ti voglio mostrare, qualcosa che voglio che tu tocchi. È una stanza non lontano da qui, infatti, è vicina quanto la prossima pagina. Partiamo?» Tratto dalla prefazione di “A volte ritornano” di Stephen King.
Noi partiamo menzionando l’autore tra i massimi del genere, approfittando della notte per raccontare la nostra storia, fitta di protagonisti e sita nei più oscuri angoli della città di Torino.
Varvara nasce nel 2014 presso l’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, dove si narra che tutt’ora si aggiri lo spirito della defunta Barbara Belosel’skaja, principessa detta appunto Varvara, la cui raffigurazione in statua, la “Velata”, è oggi conservata presso la collezione permanente della GAM.
Dal 2014 al 2017 Varvara è stato un festival, che si districava in tre giorni di proposta musicale, dedicata ai suoni EBM, Industrial, Noise. Si susseguono - per citarne alcuni: Justin Broadrick, William Bennet / Cut Hands, Karl O’Connor aka Regis, Veronica Vasicka, Amato aka The Hacker, Ivan Smagghe, Helena Hauff, Karenn, Cindytalk, Ramleh, Purpha, Oren Ambarchi, Brighter Death Now, Terence Fixmer, Samuel Kerridge, Parrish Smith, Shed, Boston 168…
Nel 2018 Varvara decide di concentrarsi in una notte - d’altronde il lasso di tempo sufficiente per ogni oscuro sviluppo - complici le criticità organizzative contemporanee, ed è la volta di: Red Axes, Acid Arab, Lena Willikens, Falty DL, Black Merlin, The Horrorist.
Il 23 novembre 2019 arriva la lunga notte nuova - molto lunga - che manterrà le aspettative, snodandosi tra concerti, performance e djset: «…è vicina quanto la prossima pagina. Partiamo?»
To be continued…
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