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Dal 15 al 17 novembre "Aggiungi un posto a tavola" al Teatro Alfieri Torino


Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Venerdì 15 novembre (con repliche fino al 17 novembre) al Teatro Alfieri di Torino per il cartellone Fiore all’occhiello torna quel monumento nazionale della commedia musicale che è AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA che tanti successi ha collezionato in questo teatro (già ai tempi del mitico Giuseppe Erba!) e in tutto il mondo.

Oltre 160 mila spettatori ogni sera hanno applaudito il simbolo della purezza, la “Colomba”, sintesi di gioia e rinascita, in emozionanti standing ovation sulle note finali dello spettacolo. Pubblico commosso e felice. E così ben 150 repliche in giro per l’Italia portano Alessandro Longobardi a proseguire il tour di AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA per il terzo anno consecutivo. Una tra le più amate commedie musicali italiane, di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano. Le musiche, composte da Armando Trovajoli, hanno incantato intere generazioni.

Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria,

Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.

Gianluca Guidi cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca; dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci. Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi dalla Sartoria Brancaccio.

Nel cast artistico Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli protagonista della prima edizione, come nel 2009 si conferma nel ruolo di Don Silvestro. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche come Sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Crispino è interpretato da Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Nel ruolo di Clementina, la figlia del sindaco, si conferma una strepitosa e frizzante Camilla Nigro (giovane artista che si è tra l’altro diplomata qualche anno fa al Liceo Germana Erba!), mentre Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi. La novità di questo terzo anno è la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario nel ruolo di Consolazione, donna di facili costumi. Un ensemble composto da 17 artisti, cantanti, ballerini completa il cast.

La commedia musicale è prodotta da O.T.I Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni. La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese.

Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull'arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.

Repliche AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA al Teatro Alfieri (Torino, piazza Solferino 4):

da venerdì 15 a domenica 17 novembre

(venerdì ore 20.45 - sabato ore 15.30 e 20.45 - domenica ore 15.30)

Prezzi Biglietti AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

(riduzioni gruppi e abbonati valide venerdì sera e sab pomeriggio - rid under 12 valida tutte le repliche)

platea I sett. € 40 + 1,50 prev - rid. (gruppi, abb e under 12) € 30 + 1,50

platea II sett. € 35 + 1,50 prev - rid. (gruppi, abb e under 12) € 28 + 1,50

platea III sett. e galleria € 30 + 1,50 - rid. (gruppi, abb e under 12) € 20 + 1,50

speciale pacchetto Aggiungi un posto in famiglia (2 adulti + 2 under 14) € 80 (valido tutte le repliche 3° settore platea e galleria)

Informazioni e prenotazioni: Biglietterie Torino Spettacoli

TEATRO ERBA - Torino, c. Moncalieri 241 - tel 011/6615447

TEATRO GIOIELLO - To, v.Colombo 31 tel. 011/5805768

TEATRO ALFIERI - Torino, p. Solferino, 4 – tel 011/5623800

www.torinospettacoli.it - acquisti online: www.ticketone.it

Ufficio Stampa: SILVIA SIGNORELLI 338.9918303 - silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com

GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro

MARCO SIMEOLI - Sindaco Crispino PIERO DI BLASIO - Toto

CAMILLA NIGRO - Clementina FRANCESCA NUNZI – Ortensia

“La Voce di Lassú” è di ENZO GARINEI

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

COMMEDIA MUSICALE DI GARINEI E GIOVANNINI SCRITTA CON JAJA FIASTRI

LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST

MUSICHE DI ARMANDO TROVAJOLI

CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI

LORENZA MARIO nel ruolo di Consolazione

ENSEMBLE: ANTONIO BALSAMO, VINCENZA BRINI, ANTONIO CAGGIANELLI,

FRANCESCO CARAMIA, SILVIA CONTENTI, STEFANO DILAURO, NICOLAS ESPOSTO, MARTINA

GABBRIELLI, MARTA GIAMPAOLINO, GIAMPIERO GIARRI, SIMONE GIOVANNINI,

FRANCESCA IANNÌ, KEVIN PECI, ARIANNA PROIETTI

ANNAMARIA RUSSO, ALESSANDRO SCHIESARO, YLENIA TOCCO

SCENOGRAFIE - PROGETTO ORIGINALE GIULIO COLTELLACCI

ADATTAMENTO SCENOGRAFICO GABRIELE MORESCHI

COSTUMI - DISEGNI ORIGINALI GIULIO COLTELLACCI

ADATTAMENTO FRANCESCA GROSSI - DISEGNO LUCI UMILE VAINIERI

DISEGNO FONICO EMANUELE CARLUCCI - DIRETTORE DI PRODUZIONE CARLO BUTTO’

SUPERVISIONE ARTISTICA ALESSANDRO LONGOBARDI - COREOGRAFIE GINO LANDI

DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI

REGIA ORIGINALE PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI

RIPRESA TEATRALE GIANLUCA GUIDI

UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI

PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI

*

NOTE DI REGIA Aggiungi un Posto a Tavola!

Rimettere in scena Aggiungi un Posto a Tavola! Quando Alessandro Longobardi mi ha chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “… va bene farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso della realtà ha avuto la meglio. Il Teatro di Garinei & Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente, nemmeno per loro stessi. La genesi di numerosi spettacoli concepiti dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una generazione attoriale e di una professione, ormai in via d’estinzione. Nel caso poi dello spettacolo in “oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni, costumi e luci… il tutto sotto le mura di un’arca pronta a rifondare il mondo. Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni. Come fare per non tradirla? Intanto il dovere di un regista dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto (visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è consolidata e soprattutto di comprovato successo. Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro. Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni. La prima, sorprendente: ha saputo creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha profondamente stupito e lasciato incredulo. La seconda: l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere non fosse altro che psicologicamente. Eppure a questa edizione di Aggiungi non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come in un grande ristorante prelibato. La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura. Ad affiancarlo in questa grande “famiglia” ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974. E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata edizione dello spettacolo. Mi manca l’espressione, durante le prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura musicale che ha scritto; io ho avuto la fortuna, in passato, di poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente… straordinario direttore musicale di questa edizione. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo. Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita. Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua creazione. Le scene di Giulio Coltellacci ricreate e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo mirabile da Lele Moreschi. I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle. Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti. I nostri tecnici capitanati dal bravo Gerardo Nigro, deliziosi e capaci… Enzo Garinei (un grande amico), Marco Simeoli, Piero di Blasio, Camilla Nigro e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi. E quest’anno nel ruolo di Consolazione la splendida Lorenza Mario! Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione… Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo. Ai posteri l’opinione su di esso. Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare. Grazie

Gianluca Guidi

Alessandra Bagini

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